Ritorna a Roma la bici del Papa
L’ha vinta alla lotteria di San Lorenzo di Pera di Fassa una bambina di 9 anni in vacanza con la famiglia
PERA. Ha atteso qualche giorno, dopo l’estrazione del 10 agosto, prima di ritirare l’eccezionale primo premio - come annunciato anche dal nostro giornale - della lotteria di San Lorenzo di Pera: la mountain bike donata da Papa Francesco. Ma poi, la famiglia Colonna di Roma, in vacanza al residence Scacciapensieri di Pera, si è presentata in canonica, da don Giuseppe Da Prà, per prendere le prestigiose due ruote. A stringere il biglietto vincente (n. 411 fucsia) tra le mani, quella che la famiglia ha indicato come la “vera” vincitrice: Rebecca, 9 anni, che è salita subito in sella alla mountain bike, tanto speciale, e che è stata anche fotografata, per immortalare il momento, all’esterno della canonica con un bel sorriso sulle labbra e il biglietto fortunato in mano.
Così, la bici di Papa Francesco torna a Roma, esattamente da dove è partita in aprile assieme a don Konrad Krajewski, l’elemosiniere del pontefice che gliel’ha consegnata perché la destinasse a un atto di carità. Don Corrado, come è familiarmente conosciuto anche in Val di Fassa dove da diversi anni trascorre le vacanze ospite del decano Da Prà, l’ha portata tra le cime fassane ritenendole la meta ideale di una Mtb. E data l’indicazione del Papa, don Da Prà l’ha destinata alla lotteria di San Lorenzo, che grazie all’eccezionale vincita, ma anche agli altri premi in palio (tra cui vacanze in garnì, buoni per pranzi nei ristoranti e nei rifugi della zona, prodotti e oggetti di qualità offerti da negozianti e artigiani del paese), ha realizzato un incasso straordinario da devolvere in aiuto concreto a chi ha bisogno.
«Abbiamo raccolto 8.700 euro - dice don Giuseppe - praticamente il doppio degli anni scorsi. Ringrazio quanti hanno contribuito all’iniziativa. La cifra sarà interamente devoluta alle attività del centro pediatrico di Kimbondo, in Kongo, dove ha operato per molti anni la missionaria di Campitello Betty Sommavilla e che, dopo la sua scomparsa, è diretta padre Hugo. Il centro cura e dà la possibilità di studiare a 800 bambini poveri, abbandonati e disabili e ha tanto bisogno del nostro sostegno».