Rifiuti, ventimila telefonate in 7 giorni
Il picco martedì con sessanta linee occupate. Intanto è boom di richieste per il bidone singolo anche nei condomini
TRENTO. Numeri record: sono 20 mila le chiamate “evase” in sette giorni dai centralini di Dolomiti Energia e dell’Igiene urbana di Trento. I numeri verdi (e quindi gratuiti), sono, rispettivamente l’800990078 (da lunedì a giovedì con orario 8-20 e il venerdì 8-14) e l’800847028 (8-12.30 dal lunedì al venerdì). Il 65% delle chiamate ha riguardato temi legati alla Tares e al nuovo sistema di raccolta del residuo: i cittadini - spiegano i centralinisti - chiedevano spesso semplici rassicurazioni sulla correttezza degli adempimenti loro spettanti. Il picco si è registrato martedì, con quasi 5 mila chiamate e ben 60 linee occupate, l'equivalente di una settimana media. Quasi raddoppiato il massimo storico precedente, che aveva riguardato il periodo delle prime offerte di energia sul mercato libero. Nel fine settimana c’è stato un calo a una media di 3 mila telefonate, forse derivante dal fatto che l’arrivo dei buoni alla famiglie e il ritiro dei sacchetti ha tranquillizzato l’utenza.
Grande traffico anche su internet: sulle pagine dedicate all'Igiene urbana – dolomitienergia.it e trenta.it - dal 7 gennaio hanno raggiunto quota mille le visualizzazioni giornaliere (contro le poche decine usuali).
Ieri a Dolomiti Energia si è tenuto un incontro con gli amministratori di condominio, che è servito a fare chiarezza sulle opportunità e gli obblighi connessi con il nuovo regime. E’ stato registrato un grande interesse verso l’opportunità, offerta agli utenti che risiedono nei condomini, di richiedere un bidoncino proprio da 120 litri, lo stesso (dotato di rotelle) che già utilizza chi abita nelle case “singole”, con meno di 4 famiglie. Per rendersene conto basta andare al Crz sulla tangenziale sud: dopo avere fatto la coda (anche di 40 minuti), molti escono soddisfatti trascinando il proprio contenitore. Una scelta dettata anche dal desiderio di non dipendere dagli altri condòmini o dal timore di essere multato per colpe altrui (i conferimenti illeciti vanno comunque addebitati al “responsabile”, resta da capire se si riesce a risalire ad esso).
Prima di richiedere il bidone autonomo bisogna però sincerarsi che nel condominio ci sia lo spazio adeguato ad ospitarlo. Il sistema di calcolo sarà quello del numero di svuotamenti. Attenzione, perché il bidone è dotato di catenella e se non è ancora stato riempito per il giorno del passaggio degli operatori di Dolomiti Energia, andrà chiuso: in caso contrario il titolare finirà per pagare lo stesso, secondo il principio del vuoto per pieno.
I bidoni sono in comodato gratuito e vengono assegnati solo a Trento (non a Rovereto, dove non sono mai stati introdotti). Per la consegna a casa si pagano 25 euro, mentre il ritiro al Crz è gratis.
Questa opzione potrà risultare utile anche in altre circostanze: c’è sempre il rischio, infatti, che il maxibidone condominiale (a quattro ruote, sufficiente per 20 famiglie) venga rimosso da Dolomiti Energia in caso di irregolarità riscontrate, quando cioè vengono rinvenuti sacchetti “illeciti” (non Tares) in più di due occasioni nonostante gli avvisi apposti in loco. In quel caso tutti i condòmini saranno penalizzati, perché verrà meno la comodità di gettare il proprio sacchetto nel maxibidone quando si vuole. Cosa succederà quindi? Che ognuno dovrà ricordarsi di lasciarlo il giorno del ritiro nello spazio condominiale, dove si verrà anche a creare un cumulo brutto da vedere. Chi però avrà il suo bidone autonomo con catenella - spiegano a Dolomiti Energia - non verrà penalizzato e potrà continuare ad usarlo.
Resta la facoltà per l'amministratore di chiedere l’intervento di Dolomiti Energia per portare via i sacchi non Tares, ma la società chiederà per il servizio un corrispettivo extra.
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