Rifiuti, cosa cambia per le famiglie

Centralini del Comune tempestati dalle telefonate. Ma intanto le lettere sono quasi tutte arrivate


di Luca Marognoli


TRENTO. Se ne parla da giorni e il 90% delle lettere informative, secondo Palazzo Thun, sono arrivate alle famiglie, ma i dubbi sul nuovo sistema di raccolta del rifiuto residuo sono ancora tanti. Tempestati di telefonate anche ieri i centralini dell’ufficio rapporti con il pubblico e dei servizi ambiente e tributi del Comune. L’introduzione della Tares, la “tariffa puntuale”, porta con sè cambiamenti nelle procedure di raccolta ma anche adempimenti di tipo burocratico per alcune categorie di persone.

Le agevolazioni. «Molti chiedono delle agevolazioni previste per le famiglie a basso reddito e numerose, per i nuclei con bambini di età inferiore a 30 mesi e per le situazioni dove siano presenti malati o disabili che utilizzino pannoloni», spiega Silvio Fedrizzi, responsabile del Progetto di gestione integrata dei rifiuti del Comune.

I tempi. «Altri cittadini - prosegue il tecnico dell’amministrazione - si informano su quando partirà il nuovo sistema. Possiamo rassicurarli che fino a sabato 12 gli svuotamenti non saranno contabilizzati e si potranno continuare ad usare sacchetti “comuni”, come avvenuto finora. Da lunedì 14 inizierà il regime di raccolta vera e propria».

I buoni. Va chiarito che i tagliandi contenuti nelle lettere devono essere presentati entro sabato nei supermercati indicati nelle istruzioni allegate, dove sono presenti degli addetti incaricati di consegnare il quantitativo di sacchi prestampato, che varia da una famiglia all’altra. «Se uno non andrà nei negozi entro quella data, dovrà effettuare il ritiro successivamente presso il cantiere dell’Igiene urbana, posto sulla tangenziale ovest (poco a sud della Motorizzazione sulla carreggiata opposta, ndr) o nella sede della Trenta, in via Fersina. Ma consideriamo questa ipotesi un’extrema ratio: contiamo sul fatto che la grande maggioranza vada nei supermercati, come previsto».

Il perché dell’attesa. Per Fedrizzi «non si può parlare di ritardi» nella consegna delle lettere alla cittadinanza. «I tempi erano ridottissimi dalla approvazione della delibera consiliare che il 20 e 21 novembre ha dato il via al progetto: Dolomiti Energia ha dovuto acquistare i sacchi, predisporre i buoni personalizzati e dotare i mezzi per il prelievo dei dispositivi di misurazione».

Utenze domestiche. Non tutte le famiglie dovranno procurarsi i nuovi sacchi per la raccolta. Le palazzine che ospitano fino a 4 famiglie continueranno ad utilizzare i bidoni già esistenti. Il cambiamento riguarderà i condomini da 5 utenze in su. Lì ogni famiglia avrà i propri sacchetti, che una volta riempiti andranno posti nel bidone condominiale e, quando il sistema sarà a regime, sulla pubblica via, il giorno della raccolta.

Metodi diversi sono previsti per chi abita in centro e sul monte Bondone (si leggano riquadri sopra).

Utenze non domestiche. Per uffici e attività che hanno già il bidone proprio ci sarà una contabilizzazione analoga a quella in vigore per chi abita in case con un massimo di 4 famiglie. I sacchetti saranno usati dalle utenze condominiali e comunque con ridotte produzioni di rifiuti, cui vengono assegnate delle dotazioni proprie per evitare che riempiano i bidoni destinati alle famiglie.

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