«Rete di riserve del Bondone, il piano ci ha ignorati»
RAVINA ROMAGNANO. Il consiglio circoscrizionale ha preso atto degli “obiettivi” per la revisione del piano regolatore della città illustrati dal sindaco Alessandro Andreatta e dal dirigente Giuliano...
RAVINA ROMAGNANO. Il consiglio circoscrizionale ha preso atto degli “obiettivi” per la revisione del piano regolatore della città illustrati dal sindaco Alessandro Andreatta e dal dirigente Giuliano Stelzer. «Noi diciamo stop ai consumi di suolo - ha puntualizzato il sindaco - e sì al riutilizzo, alla riqualificazione, con qualche ampliamento che consenta di valorizzare gli edifici. Il nuovo Prg è anche molto attento al piano della mobilità e alla pianificazione urbanistica». Il tecnico ha spiegato nel dettaglio il Prg, molto innovativo, che non tratta solo l’assetto urbano ma tiene conto anche e soprattutto di molti cambiamenti nel mondo, in particolare nel comparto ambientale e sociale. Inoltre, un gruppo di esperti sta valutando gli interventi da inserire per il Monte Bondone. Prg che sarà quanto prima al vaglio del consiglio comunale, nelle circoscrizioni ritornerà per chiedere il parere sulla prima e seconda adozione. Ad inizio seduta al centro civico di Romagnano, la presidente Mariacamilla Giuliani ha chiesto un minuto di raccoglimento sulla Giornata della memoria. Poi è proseguita con la presentazione del progetto di Piano di gestione della rete di riserve del Bondone sui territori dei comuni di Terlago, Cimone, Garniga Terme, Villa Lagarina e Trento, da parte di Andrea Sgarbossa del Servizio urbanistica e ambiente del Comune. Il consiglio si è astenuto all’unanimità, profondamente deluso perché il progetto, di cui si parla dal 2014, è stato osservato, «da allora ha camminato ben poco». I territori di Ravina e Romagnano che pure vantano delle peculiarità come il “Burrone” della Val Gola, il rio Bondone, manufatti di guerra ed ex mulattiere, non vengono presi in considerazione. Inoltre, per quanto riguarda la fauna, il territorio esprime un gran numero di caprioli, visto che nel corso del 2017, sono stati ben 17 gli ungulati finiti sotto le macchine, lungo la provinciale, fra il garden Tuttoverde e la rotatoria nord di Romagnano. Nella presentazione, Sgarbossa ha riferito tra l’altro, che il piano di gestione della rete di riserva per il Bondone ha una durata di 12 anni e che ogni 2 anni sarà sottoposto a valutazione e quindi al recepimento di nuove indicazioni che arriveranno dai territori. Inoltre, tale piano, se proporrà validi elementi, potrebbe essere sostituito dalla denominazione “Parco naturale locale”, quindi con una più spiccata promozione d’ambiente. (g.m.)