Residenza Fersina, fuori 40 migranti
Un gruppo di pakistani in attesa di chiedere asilo, ma Fugatti sospende l’accoglienza: «Verifichiamo se ne hanno titolo»
TRENTO. Arrivano dal Pakistan, ma non rientrano in alcun programma di accoglienza e sono - quindi - semplicemente “senza tetto”. Per loro - un gruppo di una quarantina di persone che nelle settimane scorse si era accampato nella zona del parco Santa Chiara - il Comune di Trento aveva utilizzato i fondi statali per i migranti, in collaborazione con la Provincia che aveva messo a disposizione la Residenza Fersina, attualmente semivuota. Ma ieri è arrivato il contrordine: «Il progetto in collaborazione con il Comune di Trento è ormai scaduto, i pasti sono garantiti fino ad oggi (ieri) mentre il pernottamento fino a venerdì». La firma è quella del dirigente generale della sanità e delle politiche sociali, Silvio Fedrigotti, ma l’ordine è arrivato dall’alto, cioè dal governatore Maurizio Fugatti che questa mattina parteciperà alla seduta del comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico e su questa vicenda ha deciso di vederci chiaro: «Chi sono queste persone? Da dove arrivano? Perché sono fuori dal percorso di accoglienza? Hanno titolo per presentare la richiesta di protezione internazionale?» si è chiesto il governatore. «Quando la situazione sarà più chiara - ha aggiunto Fugatti - decideremo come procedere. Nel frattempo abbiamo deciso di sospendere il progetto, visto anche che l’accordo di un mese con il Comune, partito il 17 ottobre, era comunque scaduto». La preoccupazione del governatore è che se passa il messaggio che a Trento si accolgono persone che non hanno titolo per rimanere in Italia potrebbero arrivarne altre, da altre regioni italiane, a chiedere lo stesso trattamento. Da parte del Comune era arrivata comunque la disponibilità a prolungare il periodo di accoglienza (sempre a spese del Comune) fino al 31 dicembre.
La notizia della sospensione dell’accoglienza ha creato una certa agitazione tra i migranti e anche tra gli operatori che si occupano di loro. Sul tema è intervenuta quindi la Croce Rossa - a cui è stata affidata direttamente la gestione del gruppo con un messaggio indirizzato a tutti i volontari da parte del presidente Alessandro Brunialti, anche in relazione alle prime notizie circolate ieri pomeriggio su internet: «Voglio subito rassicurare tutti voi, nessun caos, nessun senzatetto a digiuno e tanto meno all’addiaccio, nessun trattamento disumano. Croce rossa si è fin da subito attivata, d’intesa con la Provincia, per garantire gratuitamente accoglienza, ristoro e assistenza notturna agli ospiti della residenza: una soluzione ponte in attesa del chiarimento che dovrebbe arrivare nel preannunciato incontro con il presidente Fugatti. Umanità, questo il principio fondamentale che anima l’attività della nostra Associazione. Non abbiamo mai lasciato e mai lasceremo qualcuno per strada, per noi gli esseri umani sono tutti uguali, continueremo a dare assistenza ai vulnerabili fino all’ultima risorsa economica: fin dove possiamo arrivare la Cri c’è, il volontariato c’è».
(a.s.)