Quattro milioni di euro per giovani e donne
Bando approvato dalla giunta provinciale per favorire la nuova imprenditorialità dalla meccatronica all'agrifood
TRENTO. Nuova imprenditorialità femminile, giovanile (fino a 35 anni) e a carattere innovativo da incoraggiare: sono queste le coordinate che orientano un nuovo bando approvato dalla Giunta provinciale di Trento, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro, Alessandro Olivi. A disposizione ci sono 4 milioni di euro, a valere sui fondi europei Fesr.
Le spese ammesse a contribuzione riguardano i costi di avvio dell'attività (fra cui quelle di carattere amministrativo o per l'acquisto di beni mobili) e per l'acquisto di servizi di consulenza (per le imprese a partecipazione femminile o giovanile). L'esame delle domande, l'ammissione a contributo e l'erogazione delle agevolazioni faranno capo a Trentino Sviluppo. Saranno considerati prioritari i progetti di impresa riguardanti i settori di specializzazione: Qualità della vita; Energia e ambiente; Agrifood; Meccatronica. Le domande potranno essere presentate a Trentino Sviluppo tramite la piattaforma on-line http://agora.trentinosviluppo.it fino alle ore 12 del 13 gennaio 2017.
«Abbiamo dato stamani il via libera definitivo a questa misura di stimolo alla nuova imprenditorialità, che si affianca alle altre già messe in campo per premiare l'ingegno, la creatività e la 'voglia di fare impresà - sottolinea Olivi - . Le parole d'ordine della proposta, che si rivolge in particolare a giovani e donne, e ai progetti a carattere fortemente innovativo, sono selettività e concorrenza. Vogliamo far emergere le idee, la capacità di stare sui mercati, di competere a 360 gradi. Parliamo di innovazione di processo o di prodotto, ma anche organizzativa, in settori nuovi o già consolidati, perché l'innovazione oggi non conosce confini, può aprire possibilità inedite come pure rivitalizzare attività considerate più mature».
«Il Trentino in ogni caso - ha concluso il vicepresidente - ha fortemente bisogno di innovazione, per la crescita del sistema produttivo nel suo complesso, ma anche per l'impulso che ne può derivare all'occupazione, in particolare di personale qualificato. Il contesto è favorevole, fra università, centri di cerca, incubatori e poli tecnologici: dobbiamo mettere in fila tutti questi asset e far sì che fungano da volano per il lancio di nuove start up».