Quattro cerbiatte annegate a Bombasel 

Cavalese, gli animali recuperati in uno dei laghetti sul Lagorai. Fuggivano da un lupo? Non secondo la Provincia



TRENTO. Sono annegate insieme in uno dei laghetti di Bombasel le quattro cerbiatte che sono state individuate e recuperate ieri mattina ad oltre 2.200 metri, sul versante fiemmese della catena del Lagorai. L’avvistamento dei cadaveri è stato fatto da alcuni escursionisti e quindi c’è stato l’intervento da parte dei vigili del fuoco che si sono occupati del recupero dei quattro animali. Resta al momento non comprensibile cosa sia successo, ossia perché tutte le cerbiatte siano finite, si presume dello stesso momento, nello specchio d’acqua dal quale non sono riuscite ad uscire. In valle c’è un’ipotesi che va per la maggiore ed è quella che vede anche il coinvolgimento di un lupo. Lupo che avrebbe spaventato le cerbiatte che, scappando, sarebbero finite in uno degli splendidi laghetti. Una ricostruzione che però appare poco probabile. A fare un’immediata verifica sono stati gli uffici della Provincia. «Abbiamo sentito subito - spiega Claudio Groff che è il responsabile del progetto grandi carnivori della Provincia - i colleghi toscani e piemontesi che sono quelli che hanno più esperienza con i lupi. E loro hanno chiarito che episodi del genere non ne hanno mai riscontrati, ed erano molto perplessi davanti alla possibilità che le cerbiatte fossero in fuga da un lupo». Ma su cosa può essere successo, non ci sono indicazione ne tanto meno delle certezze. Nessuno ha assistito alla scena e quindi le cause che hanno spinto gli animali a finire nel laghetto e annegarci resteranno probabilmente senza una spiegazione. È invece una certezza la presenza del lupo nella zona del Lagorai. Questo animale è stato assente in provincia per circa 150 per poi ricomparire nel 2008. A testimoniarlo i resti di un soggetto deceduto proprio in val di Fiemme nei pressi del passo degli Oclini. Il ritrovamento era stata una conferma di alcune segnalazioni che erano state registrate in quella zona nel 2006 e 2007, che fino a quel momento non avevano trovato riscontro. Successivamente, nel 2010, un lupo maschio migra spontaneamente dalla popolazione delle Alpi occidentali e si stabilisce in alta val di Non. Un terzo soggetto arriva dalla Slovenia nella primavera del 2012 e frequenta i monti Lessini, dove ha trovato un lupo femmina e hanno iniziato a riprodursi. Tra il 2016 e i primi mesi del 2017, grazie alle attività di monitoraggio condotte in Trentino, è stato possibile accertare la formazione di ulteriori tre coppie: in alta val di Non, in val di Fassa e nella zona di Folgaria. Altri soggetti singoli ancora non stabili sul territorio, sono stati segnalati in Primiero, Vallarsa, alto Garda/Ledro, val di Rabbi e Peio.













Scuola & Ricerca

In primo piano