Pulizie in Provincia, il Tar ribalta l’appalto
TRENTO. Comunque la si voglia vedere, la vicenda del bando di gara per affidare il servizio di pulizia degli uffici della Provincia - sia in città che in periferia - ha prodotto un pasticcio...
TRENTO. Comunque la si voglia vedere, la vicenda del bando di gara per affidare il servizio di pulizia degli uffici della Provincia - sia in città che in periferia - ha prodotto un pasticcio amministrativo che difficilmente si risolverà senza il ricorso ad altri ricorsi e carte bollate. Per ora siamo al primo round che si è chiuso con una sonante batosta per la Provincia, sconfitta su tutta la linea di fronte al ricorso di una delle aziende partecipanti alla gara. Il verdetto è quello dei giudici del Tar, depositato due giorni fa in segreteria. Una sentenza che - in 11 pagine - demolisce la procedura seguita dagli uffici provinciali, dalla commissione di gara e tira dentro anche (e soprattutto) la decisione di Piazza Dante di revocare il bando di gara in vista della razionalizzazione degli uffici pubblici da gestire.
In origine, al termine della valutazione delle offerte, quella migliore era stata giudicata quella della Ducops Service, ma ben presto contro l’aggiudicazione erano piovuti i ricorsi degli altri partecipanti alla gara. Veniva contestato il criterio di valutazione di un particolare aspetto dell’offerta (il maggior monte ore dedicato al servizio di pulizia ordinaria) e la Provincia - annusando aria di pasticcio - decise di ricorrere in autotutela e procedere ad una più approfondita istruttoria. Nel frattempo, sempre Piazza Dante ha deciso di razionalizzare gli uffici pubblici riducendo di circa il 26% gli spazi da gestire. Ergo: il monte ore di pulizie da bandire si abbassava vertiginosamente, meglio quindi revocare il bando e rifarlo. Scelta ovviamente contestata da alcune delle aziende che avevano presentato offerte. Il Tar ha dato loro ragione, stabilendo non solo l’errore di valutazione sul monte ore ma anche che la Provincia non può fare il bello e il cattivo tempo revocando appalti, quando in ballo ci sono i legittimi interessi dei privati. I giudici hanno quindi deciso di aggiudicare l’appalto a Pulinet, terza classificata.