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Pulizie A22, da gennaio 116 addetti senza lavoro

Faccia a faccia tra i sindacati e i vertici di Autobrennero ma i rapporti restano tesi Costanzo (Cgil): «Comportamento inaccettabile da parte di una società pubblica»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. Dal primo gennaio del prossimo anno 116 lavoratori (di cui 70 risiedono in regione) che si stanno facendo carico della pulizia di 22 aree di servizio lungo l'Autostrada del Brennero e dei punti di ristoro del parcheggio a Firmian, a Bolzano, resteranno senza lavoro. L’incontro di ieri dei sindacati (Cgil Bolzano, Cgil Trento, Uil Trento e Cisl Trento) con Carlo Costa e i vertici di A22 è stato, infatti, del tutto infruttuoso. Il problema si spiega con il fatto che Autobrennero assegnerà a breve la gestione delle stazioni di servizio - da Modena a Bolzano - con una sorta di formula "tutto compreso". Chi vincerà la gara, potrà subappaltare le pulizie al miglior offerente ma anche garantire il servizio in proprio. Si sa, ad esempio, che a Laimburg Est e Ovest uscirà di scena Chef Express e subentrerà Autogrill, mentre in Trentino tra i vincitori degli appalti figurano Hermes e GustoFast.

I 116 dipendenti in questione fanno capo tutti alla B&B Service, che aveva già avviato a fine ottobre la procedura di licenziamento collettivo.

«Ieri - spiega Antonella Costanzo, segretaria altoatesina Filcams-Cgil - si è tenuto un nuovo incontro con A22, durante il quale il direttore generale Carlo Costa ci ha dichiarato in modo chiaro e netto che non c’è garanzia occupazionale per i 116 lavoratori occupati nel servizio di pulizia. I vertici di A22 hanno invitato le organizzazioni sindacali a contattare direttamente le aziende aggiudicatarie dei servizi di ristorazione, chiedendo loro di farsi carico dei lavoratori di B&B Service».

I sindacati si chiedono peraltro a che titolo dovrebbero agire. «Durante l’incontro di ieri - spiega Costanzo - abbiamo chiesto un incontro ad A22 e a tutti i soggetti aggiudicatari, affinchè sia la stessa A22 a farsi garante delle assunzioni».

Autobrennero, da parte sua, sostiene di non poter operare in questa direzione perché non rientra nei suoi poteri. C’è stata, poi, l’ulteriore richiesta che A22 «si faccia carico direttamente di garantire l’occupazione dei lavoratori», almeno per il periodo di transizione, fino a marzo 2017. A22 ha ribadito di non avere titolo per procedere con l’assunzione diretta. I lavoratori coinvolti - e le rispettive famiglie - sono imbufaliti e i sindacati hanno ottenuto un altro incontro per il 7 dicembre. «Si tratta - conclude Costanzo - di un comportamento inaccettabile da parte di una società pubblica». Per i prossimi giorni non sono esclusi scioperi e manifestazioni destinate anche a fare clamore. «Sarebbe utile - auspicano i sindacati - che si creasse un coordinamento nazionale su tutta la tratta, in modo da dare più forza alla protesta».

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