Prima casa, Trento deve «risparmiare»: Rossi cambia rotta
TRENTO. La manovra finanziaria della Provincia per il 2018 è all’insegna della stabilità, con investimenti sulle infrastrutture affidati (in modo uniforme) alle Comunità di valle, con attenzione a...
TRENTO. La manovra finanziaria della Provincia per il 2018 è all’insegna della stabilità, con investimenti sulle infrastrutture affidati (in modo uniforme) alle Comunità di valle, con attenzione a rimettere in moto l’economia (grazie ad un volume di pagamenti alle imprese doppio rispetto all’anno in corso) e con grande attenzione al welfare e alla riqualificazione del lavoro.
La presentazione alla maggioranza, dopo il passaggio in commissione delle linee guida della manovra, ha confermato le valutazioni (per ora) positive dei partito di un documento attento a distribuire le risorse con, in più, l’aumentata attenzione di quello che è comunque un anno elettorale.
Gli osservatori più attenti fanno notare come, per il secondo anno consecutivo, non ci siano nel bilancio della Provincia le risorse per finanziare l’acquisto della prima casa alle giovani coppie, un provvedimento che è invece presente nella vicina realtà altoatesina.
Ma qui non c’è in ballo una maggiore o minore abilità nell’amministrazione della cosa pubblica: il governatore Rossi, a dispetto del collega Kompatscher, avrebbe una minore disponibilità di 500 milioni di euro per scelte politiche di lungo corso e per la differente attribuzione di alcune competenze: l’Università trentina ha un costo molto superiore rispetto a quella altoatesina e lo stesso vale per la scuola su cui Trento ha una competenza diretta e non delegata come Bolzano. A far sfiorare i 500 milioni di euro di costi in più rispetto all’Alto Adige vi è poi il fatto che l’amministrazione Rossi ha deciso di investire forte nel Progettone, una forma di riqualificazione e ricollocazione nel mondo del lavoro con una spicata attenzione al welfare dei più deboli.
Una contromossa a questa situazione è stata presentata in Commissione proprio da Rossi. Archiviata la stagione - controversa - dei contributi in denaro per l’acquisto dell’abitazione, se ne apre un’altra in cui Piazza Dante si farà garante con le banche perché concedano più facilmente di quanto facciano oggi i mutui necessari a chi vuole acquistare la prima casa. Un intervento mirato soprattutto per le giovani coppie (under 45) residenti in Trentino. Si è notato come contributi per l’acquisto hanno anche gonfiato i prezzi delle case. Ora si potenziano gli strumenti di garanzia con le banche. (g.t.)