Prestiti agevolati e telelavoroLa Provincia di Trento aiuta le famiglie
Varato un pacchetto di interventi a sostegno delle difficoltà economiche e in prospettiva futura
Prestiti agevolati alle giovani coppie, contributi ai genitori che si dedicano ai figli a tempo pieno, persino il telelavoro per favorire la collaborazione domestica. Sono solo alcuni dei provvedimenti contenuti nel disegno di legge sulla famiglia, ieri approvato dalla giunta provinciale dopo il parere positivo dato giovedì dal Consiglio delle autonomie.
La Provincia tende la mano alle famiglie, con una serie di aiuti concreti e secondo una logica integrata.
Un approccio che tiene conto delle difficoltà economiche delle famiglie, dei loro bisogni contingenti ma anche del loro diritto e necessità di poter programmare il proprio futuro con sicurezza.
Particolarmente qualificanti sono, tra gli interventi previsti, i sostegni economici: prestiti senza interessi a nubendi e giovani coppie; contributi mensili alle madri e ai padri, sia lavoratori dipendenti che autonomi, che decidono di astenersi momentaneamente dal lavoro per seguire i figli; garanzie verso le banche per la concessione di piccoli prestiti chiesti dalle famiglie; un unico assegno familiare in sostituzione delle agevolazioni oggi previste dalle normative di settore (casa, trasporti, mensa scolastica, prolungamento d’orario nelle scuole dell’infanzia).
Significativo è poi il sostegno che verrà assicurato alle famiglie numerose: a partire dal terzo figlio in poi, le famiglie non dovranno più sostenere i costi relativi a trasporto scolastico, mensa e anticipo e posticipo alla scuola dell’infanzia; previsto anche un ticket sanitario familiare che tenga conto dei carichi familiari e contributi per abbattere i costi connessi a consumi idrici ed energetici.
Sul fronte della conciliazione lavoro-famiglia, forte è l’impegno per aumentare la presenza di asili nido, servizi socio educativi alternativi per la prima infanzia e Tagesmutter, nonché per l’utilizzo dei buoni di servizio (anche attraverso l’impiego del Fondo sociale europeo). E alle famiglie che non potranno godere di tali possibilità per l’assenza sul territorio di tali servizi, sarà corrisposto un assegno economico mensile.
Una maggiore conciliazione sarà poi perseguita attraverso il telelavoro, un diverso calendario scolastico, l’“audit” famiglia-lavoro nelle organizzazioni pubbliche e private, l’erogazione da parte delle imprese ai propri dipendenti di servizi di prossimità a supporto degli impegni domestici, le banche del tempo e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro estivo, anche all’estero, dei giovani in ambito scolastico. La nuova legge punta a far diventare il Trentino un grande “Distretto per la famiglia”, un territorio dove attori economici e istituzionali convergono verso un unico progetto orientato a favorire il benessere delle famiglie