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Pressing dei comuni su Itea: «Situazione immobili ingestibile»

Sindaci e presidenti di Comunità chiedono alla Provincia un maggior ruolo nella gestione del patrimonio di alloggi pubblici



TRENTO. Mercoledì 22 marzo, nella sede del Cal (Consiglio delle Autonomie Locali), Comuni e Provincia sono tornati a confrontarsi su due temi: una delibera, proposta dalla Giunta Fugatti, concernente il funzionamento del Comitato provinciale sulla condizione abitativa, in particolare sulla disciplina degli interventi di quest'organo in materia di edilizia abitativa; in secondo luogo, sull'affidamento a Itea, società controllata dalla Provincia, del patrimonio immobiliare di proprietà di diversi comuni trentini, che chiedono maggior partecipazione nella gestione.

La seduta è stata aperta dal Presidente del Cal Paride Gianmoena che - prima di entrare nel merito della delibera - ha evidenziato come, nel campo dell’edilizia pubblica, rimangano aperte alcune questioni fondamentali, già da tempo poste dal Cal all’attenzione della Provincia, riprese anche in una nota firmata dai cinque comuni maggiori (Trento, Rovereto, Pergine, Riva e Arco).

I punti sollevati dai comuni vertono sulle modalità di affidamento ad Itea della gestione degli appartamenti di proprietà comunale, e sulla necessità che, in merito, i comuni siano posti nelle condizioni di esercitare adeguatamente un ruolo di indirizzo rispetto all’operato della società provinciale.

L’Assessore competente e Presidente della Comunità Vallagarina Stefano Bisoffi è intervenuto confermando la necessità di risposte da parte della Provincia.

Ha quindi illustrato le funzioni del Comitato per gli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa, di cui la delibera fissa criteri di composizione e funzionamento: monitoraggio del fabbisogno e della situazione abitativa in Provincia, analisi delle esigenze del settore abitativo e promozione del confronto tra pubblico e privato, riportando annualmente gli esiti del proprio lavoro alla Conferenza Provinciale per l’edilizia abitativa.

Per la Provincia ha preso la parola l’assessora all’edilizia abitativa Giulia Zanotelli, che ha risposto alle sollecitazioni di Gianmoena: il ritardo nella risposta, ha detto, è dovuto dalla necessità di concludere alcuni approfondimenti in corso, rispetto ad un più ampio disegno di riassetto dei rapporti fra Provincia, Comuni e Itea. Ha chiesto tempo, perché la situazione non è semplice e non riguarda solo i cinque comuni più popolosi, proprietari di un patrimonio di edilizia abitativa consistente. Un tema che vedrà i Comuni coinvolti in un incontro dove saranno illustrate le possibili risposte, e che l’assessora si è impegnata a calendarizzare prima di Pasqua. Ha chiesto, quindi, di scindere i due temi: la delibera sul funzionamento del Comitato, e la questione della governance di Itea.

Di parere diverso il sindaco di Trento Franco Ianeselli, che ha annunciato voto contrario alla delibera per il protrarsi annoso delle criticità. Ianeselli ha sottolineato il perdurare di una situazione gravissima, e come servano soluzioni per i Comuni il cui patrimonio edilizio è gestito da Itea. Prima di votare la costituzione di nuovi organismi, il Comune di Trento con il proprio voto contrario intende denunciare una situazione «che deve essere risolta in tempi utili».

Il sindaco di Rovereto Francesco Valduga è intervenuto chiedendo maggior partecipazione degli enti locali nella governance Itea. Su un sistema così delicato, ha aggiunto, va ridefinito il rapporto Itea-Comuni. Un tema che va discusso con il Cal e con tutti i Comuni, vista l’importanza delle politiche di edilizia pubblica nel dare risposte a esigenze sociali in generalizzato aumento. Le inadeguatezze sul territorio sono evidenti, ha detto ancora Valduga, con protocolli firmati con Itea, ma scarsamente applicati.

Intervenuta in discussione anche la sindaca di Riva del Garda Cristina Santi, che ha riportato le difficoltà del proprio territorio nel gestire, assieme ad Itea, le questioni di edilizia pubblica, cogliendo positivamente l’impegno dell’Assessora Zanotelli a risolvere la situazione in tempi stretti.

Il Procurador del Comun general de Fascia Giuseppe Detomas ha definito impellente la necessità di trovare una soluzione a 360 gradi sull’edilizia abitativa. Ha aggiunto come serva intervenire anche sulle normative, trovando soluzioni per i territori ad alta densità abitativa. Ha chiesto, inoltre, una riflessione generale, ricordando come in val di Fassa gli investimenti in edilizia residenziale pubblica siano stati, negli anni, estremamente scarsi.

Il sindaco di Luserna Gianni Nicolussi Zaiga è intervenuto chiedendo se non sia il caso di ripetere l’esistenza che, nei decenni scorsi, ha visto la possibilità, per gli inquilini Itea, di riscattare gli alloggi assegnati, dando loro la possibilità di stabilirsi stabilmente sul territorio.

Il sindaco di Borgo Valsugana Enrico Galvan ha infine ricordato le difficoltà del territorio e la necessità di alloggi per le persone in difficoltà e non solo.

 













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