Poste, la giunta verifica i patti: «Nelle valli servizi non al top»
TRENTO. L’accordo pesa per 3,5 milioni di euro ogni anno: e quello intrapreso nello scorso febbraio dalla Provincia con Poste italiane per garantire il mantenimento di servizi di consegna quotidiana...
TRENTO. L’accordo pesa per 3,5 milioni di euro ogni anno: e quello intrapreso nello scorso febbraio dalla Provincia con Poste italiane per garantire il mantenimento di servizi di consegna quotidiana anche nelle località periferiche. Ora è cominciata la verifica da parte dell’apposita commissione, parte dell’accordo con Poste. L’analisi certifica una situazione buona nelle periferie ma ancora perfettibile in alcuni comuni: «L’azione principale della convenzione, ovvero la consegna di prodotti editoriali (quotidiani) in tutti i 176 Comuni del Trentino, dal lunedì al sabato entro le ore 13:00, è a regime da aprile. Nella fase di avvio c’è stata qualche difficoltà in alcuni comuni (mancata consegna o ritardo nelle consegne). Si tratta comunque di un numero ridotto di casi. Si tenga presente che i prodotti editoriali consegnati sono più di 20.000 a settimana».
La Provincia ha comunque segnalato i casi di disservizio che le sono stati sottoposti, chiedendo a Poste uno sforzo affinché la situazione possa ulteriormente migliorare, garantendo dappertutto la consegna dei quotidiani dal lunedì al sabato entro le ore 13:00.
« Per evidenziare l’utilità e l’operatività della convenzione, si sottolinea la situazione in cui il Trentino si sarebbe trovato a seguito della riorganizzazione di Poste se non fosse stata approvata la convenzione: in 46 Comuni non sarebbe stata garantita la consegna dei quotidiani tutti i giorni (dal lunedì al venerdì), ma solo a giorni alterni su base bisettimanale. In soli 29 Comuni su 176 sarebbe stata garantita la consegna dei quotidiani al sabato (con l’attivazione della linea business che è operativa solo per i 20 Comuni non regolati)» osserva la commissione.
Importanti anche i risvolti sull’occupazione : « Sono in fase di definizione passaggi da contratti a tempo determinato a indeterminato e da part time a full time e si sta verificando la possibilità di assumere nuovo personale, anche in sinergia con le politiche attivate dalla Provincia». É stata infine manifestata a Poste l’esigenza di un più forte coinvolgimento dei sindacati territoriali.