«Portoghesi» sui bus, che salasso

Un milione di euro in mancati incassi per chi non paga il biglietto


Chiara Bert


TRENTO. Un milione di euro in due anni. È il mancato incasso dei biglietti dell'autobus non pagati. Si tratta di un'evasione che si concentra quasi esclusivamente sui servizi urbani di Trentino Trasporti e che riguarda complessivamente poco meno del 4% dei passeggeri. Sono i dati forniti dall'assessore ai trasporti Alberto Pacher in risposta a un'interrogazione del consigliere Borga (Pdl).

«Tra falsi invalidi e portoghesi, pagano i cittadini onesti», era il titolo dell'interrogazione presentata da Rodolfo Borga. Nei giorni scorsi è arrivata la risposta della Provincia attraverso l'assessore ai trasporti. Per quanto riguarda i biglietti, Pacher informa che per gli anni 2009 e 2010 il mancato pagamento del biglietto sui mezzi pubblici ha portato a un minore incasso teorico pari a circa un milione di euro. «L'evasione - precisa Pacher - si riferisce quasi esclusivamente ai servizi urbani, stimata in una quota media inferiore al 4 per cento dei passeggeri». L'evasione sui servizi extraurbani è invece tendente allo zero: dei circa 350 casi di violazione accertata è risultato che circa 250 si riferiscono ad italiani, il resto a extacomunitari.

Nel 2009 i passeggeri trasportati su tutti i servizi provinciali sono stati oltre 46 milioni, un milione in più nel 2010. Complessivamente, i controlli effettuati da Trentino Trasporti Esercizio per colpire chi non paga il biglietto sui mezzi pubblici ha riguardato nel 2001 e 2010 circa 400 mila passeggeri, per lo più del servizio urbano, di cui circa due terzi sono stati controllati a Trento e un terzo a Rovereto: la verifica ha rilevato che circa 15 mila passeggeri sono risultati senza regolare titolo di viaggio. I trasgressori accertati sono equamente ripartiti tra italiani e stranieri.

Il consigliere Borga aveva chiesto informazioni anche sull'utilizzo abusivo delle tessere per invalidi concesse da Trentino Trasporti, in tutto circa 4 mila. A questo proposito, Pacher risponde che nelle scorse settimane «il servizio trasporti pubblici ha portato a termine un'attività di controllo straordinario sul rilascio di una trentina di smart card possedute da stranieri, da cui è emerso che i beneficiari non avevano sostenuto le visite di accertamento di invalidità». Le tessere sono state ritirate e i soggetti segnalati alle forze dell'ordine. Da un controllo mirato del 2008 erano state riscontrate una cinquantina di situazioni abusive.













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