Poli, nuovo ricorso della cooperazione
Val Rendena, le sette Famiglie sul piede di guerra: «I piccoli negozi a rischio chiusura, difendiamo i valori mutualistici»
MASSIMENO. C’è la sopravvivenza dei piccoli negozi di montagna che si scontra con il processo di liberalizzazione ormai inarrestabile del commercio. I 28 punti vendita Coop di un’intera valle (5.485 soci, 177 dipendenti fissi, 70 stagionali e un fatturato nel 2012 di 40 milioni) tentano nuovamente di arginare la concorrenza. E, alla licenza staccata dal comune di Spiazzo il 12 marzo scorso, a favore dei supermercati Poli di Trento, ancora una volta le cooperative rendenesi tentano di mettersi di traverso, con un altro ricorso al Tar. Lo avevano già fatto in passato. I loro sforzi, però, si sono rivelati vani, grazie alle nuove disposizioni di legge meno restrittive in materia di commercio che, dal luglio scorso, permettono di insediare in aree produttive dismesse, zone commerciali fino a un massimo di 800 metri.
I lavori della struttura sono già iniziati nell’ex Ille di Spiazzo. E ieri, a Massimeno, il più piccolo comune della valle, emblema di un paese destinato a morire senza l’impagabile servizio capillare della cooperazione, ha preso vita un’iniziativa provocatoria, messa in atto dalle sette Famiglie Cooperative della val Rendena, per rivendicare il ruolo - soprattutto sociale - offerto dai punti vendita periferici. Una battaglia di valori, l’hanno definita ieri i presenti, di fronte a una distribuzione commerciale sempre più libera da lacci e lacciuoli. Per tutti i rappresentanti delle famiglie cooperative era indispensabile ribadire l’assoluta necessità di mantenere in vita quel sistema mutualistico che da sempre contraddistingue la cooperazione trentina. Quindi, di fare da argine contro la concorrenza. Personificata, in questo caso, dal Poli che, dopo le battaglie legali, ha ottenuto l’autorizzazione di aprire un punto vendita.
«I piccoli negozi di paese – hanno ribadito nella conferenza stampa davanti alla piccola filiale di Massimeno – sono a rischio chiusura se prevarranno le politiche di sviluppo commerciale che privilegiano i grandi supermercati». A dar voce all’appello, il presidente della Famiglia Cooperativa di Pinzolo, Ornello Binelli, con i delegati e i rappresentanti dei consigli direttivi della valle. Qui, dopo l’annuncio di aver conferito incarico allo studio Roversi Monaco di Bologna di presentare un ricorso avverso alla concessione edilizia rilasciata dal comune di Spiazzo ai Fratelli Poli (il ricorso è già stato depositato il 5 maggio negli uffici comunali di Spiazzo ndr.), corale è stato l’invito a tutelare la sopravvivenza dei negozi di vicinato. «Senza i quali – ha detto il sindaco di Massimeno Enrico Beltrami - i nostri paesi sarebbero invivibili e ridotti a semplici dormitori». «La nostra – è l’appello delle Coop – non è soltanto una battaglia di carte bollate contro la concorrenza, ma una lotta a favore di un principio importante quale la mutualità». Il ricorso? Secondo la Coop, la licenza concessa al Poli sarebbe illegittima, perché contrasta con le disposizioni in materia di aree produttive di interesse locale contenute nel Pup del 2008. E, il Comune di Spiazzo non avrebbe potuto concedere il cambio di destinazione, poiché, vietato dall’art. 33 comma 10 del piano urbanistico.