Pergine: Susà vota il super consorzio
Primo passo verso l'ente che garantirà la nuova rete irrigua
PERGINE. Prima risposta positiva per il consorzio di 2º grado nell'ambito dei Consorzi di miglioramento fondiari (Cmf) perginesi. La sua costituzione punta al rifacimento della rete irrigua e alla trasformazione da impianto a pioggia a goccia. Il sì è arrivato venerdì a Susà, dove circa 130 soci di terreni coltivati hanno partecipato alla prima delle 3 assemblee per la costituzione del 2º. Solo tre i voti contrari, pari all'1,48% della superficie coltivata rappresentata in assemblea. Tutti i presenti «valevano» il 49,22% e quindi i favorevoli sono stati il 47,74%. Una maggioranza schiacciante, visto che sarebbe stata sufficiente la presenza del 25% del territorio per rendere valida l'assemblea. I lavori erano stati introdotti dal presidente Mauro Bianchi, affiancato da un funzionario della Provincia. Con loro il sindaco Silvano Corradi, presente anche come proprietario di terreni coltivati. Bianchi ha ripercorso la storia del consorzio di 2º, che sarà condiviso con Costasavina-Roncogno, Canale e Madrano. E' necessario che almeno due consorzi siano d'accordo sulla costituzione del 2º grado, annunciata due mesi fa in un'assemblea dei direttivi dei Cmf a Pergine con Mellarini. L'adesione di Susà è un passo importante, anche perché tra i soci di Susà molti hanno proprietà sia sul territorio del Cmf Costasavina - Roncogno (tra questi anche il presidente Gerardo Lazzeri e l'ex Luigino Fontanari) sia su quello del Cmf di Canale (come il presidente Valerio Fontanari e il sindaco Corradi). Queste proprietà «comuni» indicano che anche nelle altre assemblee ci saranno voti favorevoli: a Canale, l'assemblea è attesa il 22 dicembre, a Costasavina il 14 gennaio. Bianchi ha quindi illustrato le ragioni del 2º: «E' indispensabile sostituire i nostri ormai obsoleti impianti di irrigazione. Tra l'altro, la Provincia ha deliberato che entro 10 anni tutti gli impianti a pioggia dovranno esser sostituiti da impianti a goccia». Ha ricordato che il consorzio di 2º, oltre a realizzare opere che possono servire più consorzi, usufruisce di maggiori contributi provinciali, gravando meno sui consorzi. La serata si è chiusa con l'approvazione dello statuto del consorzio di 2º grado.
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