Pd: «Sì alle primarie» Patt, Upt e Socialisti: «Noi non ci saremo»
La consultazione sul candidato sindaco divide la coalizione Dallapiccola: «Manca rispetto». Filippi: «Si complica l’intesa»
PERGINE. Non sono stati messi alle strette Upt e Patt (dal Pd) a proposito delle primarie. La decisione autonoma di effettuare la consultazione il 7 aprile prossimo, ha visto Patt e Upt (ma non solo loro) dichiarare molto semplicemente che «se le facciano» e non le hanno accettate. Anzi hanno anche aggiunto che, e di questo tenore sono state entrambe le dichiarazioni, «non è certo un buon inizio se si voleva ricercare un accordo a livello di coalizione».
Se Roberta Bergamo (referente politico Patt a Pergine) ha tetto «si tratta di un’imposizione, di una decisione autonoma», Michele Dallapiccola (consigliere provinciale) ha commentato su Facebook: «Primarie alla “chi c’è, c’è”; più che intelligenza politica è mancanza di educazione e di rispetto alle persone. Che gente! Come si fa?». E Roberta Bergamo ha chiarito: «Noi non ci saremo». E analogamente Alberto Filippi (Upt) che ha anche specificato che «la decisione non facilità l’intesa». Ma anche Claudio Tasin per i Socialisti ha smentito di esserci alle primarie come aveva invece annunciato giovedì sera Luciano Eccher all’incontro Pd. E a quanto pare anche l’Ud-Stella è di questo parere.
In sostanza il Pd andrà alle primarie da solo e allora, tutti sono concorsi nel dire: «A cosa serviranno?». Forse solamente i Verdi con Giuseppe Facchini potrebbero partecipare, ma anche Facchini si chiede «a cosa serviranno?», come ci ha confermato ieri.
L’idea di andare da soli alle primarie era emersa ancora nella serata di giovedì, con qualche esponente (come Salvatore Tedesco) a d affermare che «non bisogna avere timore ad andare da soli. Le facciamo comunque e non vedo perché ci dà fastidio il fatto che gli altri non le vogliono, non capisco la loro diffidenza; forse perché le vinciamo noi?». Luciano Eccher aveva chiesto supporto al Pd affinché agisse sui partner perché confermassero la coalizione. E nel pomeriggio di venerdì c’era stata una riunione con i vertici Pd di Trento che hanno appunto detto: «Primarie il 7 aprile».
A questo punto la coalizione è in forse. Nel corso della serata di giovedì si è parlato anche della presenza del M5S e della difficoltà di contattarlo («Sono inafferrabili», è stato detto, come pure, «Non si sa con chi parlare»). Durante il dibattito, sono emerse anche altre considerazioni. «Se Patt e Upt si accordano con un’altra forza politica - ha detto Eccher - noi restiamo con il cerino in mano». Ieri la riunione di coalizione è saltata e rinviata a martedì con Upt e Patt.
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