Pastori «bastonati» in Veneto
Un agricoltore del veneziano ha ucciso 5 pecore di Marco Parozzo. Matteo Froner multato a Padova
TRENTO. Doppia disavventura in terra veneta per due pastori trentini. Ormai le greggi che seguono il tradizionale sentiero della transumanza dalle montagne trentine fino alle pianure dell’entroterra veneziano o del padovano sono sempre di meno. Ma anche quelle che ci sono vanno incontro a ostacoli di ogni genere. L’altro ieri se ne sono accorti due pastori trentini, Marco Parozzo della val di Fiemme e Matteo Froner della val dei Mocheni. Il primo ha visto cinque sue pecore uccise da un agricoltore di Dogaletto di Mira, in provincia di Venezia. Il contadino, quando ha visto il gregge di oltre 800 pecore sul suo terreno ha perso il controllo e ha preso il trattore investendone 5. Il secondo, invece, ha rimediato una pesante multa dai vigili urbani di Santa Giustina in Colle, nella zona di Campo San Piero. Ma andiamo con ordine. L’altro pomeriggio alle 17,30 in via Bastie a Dogaletto un agricoltore ha iniziato a investire le pecore di un grande gregge. A fermare l’uomo che imprecando voleva continuare la strage di animali sono stati i pastori al seguito del gregge, che sono saliti sul trattore e si sono messi anche davanti il mezzo, riuscendo a fermare l’azione. «Non capisco», spiega il pastore Marco Parozzo, «perché abbia reagito in questo modo. Sul campo non c’era erba medica ma erbaccia spontanea. Il campo poi era aperto e non recintato, e quindi il nostro gregge poteva passare».Il 31 gennaio i vigili della Federazione di Campo San Piero hanno appioppato a Matteo Froner, 22 anni perito agrario della valle dei Mocheni, una multa di 448,73 euro per aver violato l’ordinanza che «vieta il transito in transumanza con il proprio gregge fuori dall’arco temporale consentito compreso tra le 23 e le 6 nel territorio comunale dove vige il divieto di pascolo e la sosta di greggi». «Nemmeno i vigili sapevano di preciso quale violazione sanzionare, se il divieto di transito o l’avere sporcato il suolo pubblico. La multa è una batosta per me». Da 3 anni, Froner fa il pastore a tempo pieno, seguendo il gregge di famiglia insieme al padre e a un lavorante: 10 mesi lontano da casa, praticamente sempre all’aperto.