ROVERETO

«Pantegane attraversano la strada alle 9 di mattina, urge una disinfestazione»

I ratti scappati dall’ex Alpe ora invadono le Fucine. La preoccupata segnalazione di una madre che accompagnava il figlio all’asilo



ROVERETO. Di sicuro non è la prima volta che vengono avvistati, ma da quando l’ex Alpe è stata abbattuta i ratti che abitavano la fabbrica ormai sventrata si sono riversati sugli isolati attigui. In particolare alle Fucine, dove anche ieri una donna che accompagnava il figlioletto alla scuola materna si è vista attraversare la strada da una pantegana di grandi dimensioni. «Erano circa le nove del mattino - racconta lei - e dal gruppo di case che si trova di fronte ai cassonetti della raccolta differenziata è uscito questo animale che in un primo momento mi era parso un gatto, per le dimensioni. Quando mi ha attraversato la strada per raggiungere i rifiuti ho realizzato che era un ratto lungo almeno una ventina di centimetri, più una quindicina di coda».

Il fenomeno non è nuovo nel quartiere, ma pare che i ratti si siano moltiplicati da qualche giorno. «Mia sorella abita alle Fucine - prosegue la mamma - e mi ha confermato anche lei che le pantegane stanno diventando una presenza abituale. Quello che mi ha colpito è che nonostante fosse pieno giorno e nel quartiere circolassero auto e pedoni il ratto non era per nulla intimorito dalla presenza dell’uomo. Si muoveva come se fosse a proprio agio, con tutta evidenza cercava cibo e lo ha trovato razzolando tra i rifiuti». La preoccupata segnalazione della signora fa seguito a quella di qualche giorno fa in cui una lettrice che tutte le mattine percorre a piedi la passeggiata a del lungo Leno per raggiungere il posto di lavoro lamentava la costante presenza di ratti attorno ai cestini delle immondizie straboccanti. «È chiaro che se i cestini non vengono svuotati più spesso - era l’osservazione della donna - i ratti si abituano a trovare cibo e tornano sul posto». Ma mentre lungo il torrente gli avvistamenti sono stati frequenti nel corso degli anni, nel caso delle Fucine invece il fenomeno è più recente. Non che prima dell’abbattimento non ci fossero topi (diversi residenti di via Pasubio ad esempio ne hanno notati scorrazzare più volte), ma da una settimana a questa parte se ne vedono più spesso e di grandi dimensioni, che non fuggono alla presenza dell’uomo. Una derattizzazione radicale sarebbe più che opportuna, conclude la giovane mamma.













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