Padre Bortolameotti, il film in attesa della beatificazione
TRENTO. Pieno successo per la presentazione ufficiale a Trento del film su Padre Andrea Bortolameotti, il missionario di Vigolo Vattaro del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita mentre...
TRENTO. Pieno successo per la presentazione ufficiale a Trento del film su Padre Andrea Bortolameotti, il missionario di Vigolo Vattaro del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita mentre è nel pieno dell’istruttoria in Brasile, dove Padre Andrea ha operato, la causa di beatificazione. “Un santo vive tra noi: Padre Andrea Bortolameotti”, è il titolo del docufilm sulla vita e le opere di questo missionario che è stato presentato l’altra sera al Cinema Astra, alla presenza dell’Arcivescovo don Lauro Tisi, del vicario generale don Marco Saiani, del presidente del Consiglio Provinciale Walter Kaswalder, già sindaco di Vigolo Vattaro, dell’attuale sindaco della Vigolana, David Perazzolli, del superiore generale dei Padri Venturini padre Carlo Bozza, del parroco della Vigolana, don Giorgio Gabos. Toccanti le parole di saluto dell’Arcivescovo Lauro, presentato da Carlo Bridi che è stato l’ideatore dell’opera, egli ha parlato di Padre Andrea come di un esempio da imitare per il suo coraggio e la sua dedizione ai poveri, ricordando anche come Vigolo Vattaro possa già annoverare fra i suoi figli, Santa Paolina, mons. Guido Bortolameotti, ricordato pochi giorni fa fra I “Giusti delle Nazioni” per il suo salvataggio di ebrei. Il presidente Kaswalder ha dato lettura di 2 lettere ricevute da padre Andrea quando era sindaco, autentici documenti che testimoniano la grande sensibilità sociale oltre di grande fede del missionario. Il film è stato realizzata da Franco Delli Guanti, e presenta uno spaccato completo della vita del padre missionario in Brasile per 43 anni, dove è morto nel 2010 dopo ha dedicato la propria vita ai poveri del Brasile e particolarmente a quelli della città di Barretos, nello stato di S. Paolo. Il film è stato realizzato sia in versione italiana che portoghese, con l’obiettivo, ha ricordato Carlo Bridi, di far conoscere la vita e le opere di quest’uomo considerato santo ancora quando era in vita come testimoniano le decine di testimonianze raccolte sia in Brasile, che in Italia, per colmare la lacuna esistente, in quanto pochi conoscono la figura di questo grande missionario nato nel 1919 a Vigolo Vattaro a un centinaio di metri dalla casa natale di Santa Paolina e morto a 91 anni. Trascorsi i cinque anni, tempo minimo previsti dal Diritto Canonico, il vescovo della Diocesi di Barretos ha avviato la procedura per la fase istruttoria della causa di beatificazione.