Outside, stop all’alcol dopo le 22.30 per fermare il degrado
Albere, dopo le proteste dei residenti e le violazioni il sindaco firma un’ordinanza: cibo e bevande (non alcoliche) solo ai tavolini
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TRENTO. Dopo Santa Maria Maddalena, le Albere. Contro la movida molesta che fa infuriare i residenti, il Comune tira dritto con le ordinanze.
Oggi (1 ottobre) il sindaco Franco Ianeselli ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente che dispone (da domani 2 ottobre fino all’1 novembre) alcuni divieti nei confronti del bar Outside di via della Costituzione nel quartiere Le Albere.
Nella fascia oraria tra le 22.30 e le 6.00 del giorno successivo è stabilito il divieto di vendita per asporto e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. La vendita e somministrazione di alimenti e bevande (non alcoliche) può avvenire esclusivamente con servizio al tavolo all’interno del locale o nel plateatico esterno.
Il provvedimento – spiega il Comune – “si è reso necessario a seguito di situazioni di disturbo per le vicine residenze e fenomeni di degrado urbano segnalati più volte a partire dallo scorso mese di maggio, in gran parte dovuti alla permanenza serale e notturna di numerosi gruppi di avventori del locale, contrarie anche alle disposizioni per il contenimento dell'epidemia da Covid-19 e agevolate o aggravate dall'abuso di alcol”.
Numerose le segnalazioni pervenute da parte dei residenti all'Amministrazione comunale, al Commissariato del Governo, alla Provincia e alle Forze di Polizia.
Nelle scorse settimane l’Outside era stato chiuso per una settimana per violazione della norma anti Covid che vieta gli assembramenti.
“A seguito degli interventi effettuati dalle diverse Forze di Polizia a partire dal mese di giugno sono stati accertati in più occasioni il mancato distanziamento sociale tra i presenti, l’assenza o dello scarso utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, ma anche comportamenti poco civili da parte dei frequentatori del locale – segnala ancora il Comune – in diverse occasioni inoltre sono state riscontrate irregolarità rispetto alla diffusione sonora esterna all’esercizio, che hanno portato alla revoca dell’autorizzazione temporanea per le attività rumorose, peraltro non osservata dal responsabile dell’esercizio pubblico”.