Osservati i difetti dei primi istanti dopo il Big Bang

La teoria di Kibble è stata confermata dallo studio realizzato da Ino-Cnr e dall’Università di Trento



Osservati per la prima volta i “difetti” che si formano in una transizione di fase di un gas di atomi ultrafreddi, analoghi a quelli che potrebbero essersi formati nei primi istanti di vita dell'universo. Lo studio - pubblicato su Nature Physics - è stato compiuto da ricercatori dell'Ino-Cnr e dell'Università di Trento i quali hanno confermato in laboratorio una teoria che il fisico Tom Kibble aveva introdotto nel 1976 per descrivere i primi istanti di vita dell'universo dopo il big bang. «Nel nostro lavoro abbiamo osservato i difetti causati dal meccanismo di Kibble-Zurek durante il raffreddamento di atomi di sodio a temperature prossime allo zero assoluto (-273,15 gradi centigradi), nel passaggio dal normale stato gassoso a uno stato puramente quantistico della materia detto condensato di Bose-Einstein», afferma Giacomo Lamporesi di Ino-Cnr. «Se il passaggio è fatto in modo veloce - prosegue - il condensato si sviluppa in zone diverse e indipendenti del gas, come isole di un arcipelago in cui si parlano lingue diverse. Il nostro gruppo ha potuto osservare direttamente i confini tra queste isole microscopiche, detti “solitoni”. Le nostre osservazioni potrebbero contribuire a fornire una migliore comprensione delle transizioni di fase della materia e nuovi indizi sulla storia dell'origine dell'universo».













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