Nuovo campo, ma senza la squadra

A Sopramonte un impianto da 825 mila euro. La società: «Oggi è uno schifo»


Chiara Bert


TRENTO. Un campo da calcio nuovo di zecca, regolamentare, fondo in erba sintetica. Costo: 825 mila euro più Iva, un salasso per il Comune con le casse sempre più vuote. Dopo 20 anni di attesa, a Sopramonte il nuovo campo arriva quando la prima squadra non c'è più. La società rivendica: «Quello di oggi fa schifo e è pericoloso, abbiamo tanti giovani». E l'assessore promette: «Nessun dietrofront».

Già quando fu approvato il piano degli investimenti di Asis, lo scorso maggio, a palazzo Thun qualche consigliere comunale si lasciò scappare: «Con i tagli che dovremo fare, quasi un milione di euro per un campo da calcio e non hanno neanche la squadra». Allora la società non aveva ancora perso le speranze di riuscirci, ma poi è andata com'è andata. «È stato un problema di numeri e di risorse, non avevamo soldi per acquistare giocatori», spiega l'ex presidente del Sopramonte Domenico Longo.

Di questi tempi quasi un milione di euro è un enormità per il bilancio del Comune: significa un quinto del budget di Asis per gli investimenti dei prossimi tre anni. A Sopramonte però il campo lo vogliono a tutti i costi: «Sono vent'anni che aspettiamo, lo scriva, e siamo sempre gli ultimi», sbotta il presidente della società Italo Agostini. «È vero, quest'anno non c'è la prima squadra, ma abbiamo 95 bambini delle giovanili e io tengo più a loro. Oggi il campo è un vero disastro, uno schifo». Conferma Longo: «Con il terreno di sabbia, quando piove siamo al limite e d'estate col caldo sembra di stare nel Sahara. Per i giocatori è pericoloso, le caviglie rischiano di saltare. Il Sardagna, che pure si allena qui, si è rifiutato di fare le partite. Speriamo che nonostante tutto l'investimento vada in porto».

«Avevamo anche proposto ad Asis di fare il fondo in sintetico senza allargare il campo, per spendere meno - aggiunge il responsabile delle giovanili Giuliano Nardelli - ci hanno detto di no, che non conviene. Stiamo puntando sui giovani, ma in tanti se ne vanno anche per colpa del campo». A Sopramonte aspettano. E sperano: «Non sarebbe un investimento solo per la nostra squadra, qui si allenano anche due squadre di amatori. E poi siamo a soli 10 minuti da Trento».

Per loro l'assessore allo sport Paolo Castelli ha buone notizie: non si farà marcia indietro. «Come per tutti i piani pluriennali, gli investimenti si verificano di anno in anno, questo è previsto per il 2012», premette l'assessore, «ma un nuovo campo non dipende dal fatto che ci sia una squadra che gioca in un certo campionato. Un impianto è patrimonio di tutta la città». Da tempo il Comune sta riconvertendo i campi in erba sintetica: «Ci consentono un maggiore utilizzo. A Meano i lavori sono già cominciati, a Martignano siamo in appalto, il campo dell'Orione è in fase di progettazione avanzata, Sopramonte è l'ultimo. Queste motivazioni restano, indipendentemente dalle difficoltà della squadra. E poi il campo potrebbe essere utilizzato anche per ritiri sul Bondone».













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