Nuovi varchi elettronici a Trento: mille «abusivi» al giorno
Da lunedì 21 agosto in vigore la videosorveglianza e chi sgarra sarà sanzionato. Biasioli: «Uno sportello per i permessi all’Apt, presto l’incontro con le categorie»
TRENTO. Il periodo di sperimentazione è finito e da lunedì 21 agosto per chi entra in Ztl senza permesso o fuori dalla fasce consentite scatta la multa. La settimana prossima entra in vigore a tutti gli effetti il sistema di videosorveglianza, con le telecamere attive 24 ore su 24 in grado di registrare le targhe di chi sgarra.
Il mese e mezzo di esercizio provvisorio, partito lo scorso 10 luglio, è servito di rodaggio per il sistema di rilevamento dei dati e per fornire le informazioni necessarie a residenti, privati che hanno bisogno di un permesso provvisorio e categorie commerciali che devono arrivare nella Ztl per rifornire negozi, bar e ristoranti.
I varchi dove sono posizionati gli occhi elettronici che registreranno giorno e notte le targhe sono 18, corrispondenti ad altrettante strade di accesso al centro storico. Il sistema memorizzerà i dati e li incrocerà con il database della polizia municipale per stabilire se i passaggi sono avvenuti con veicoli autorizzati o meno e negli orari consentiti.
Come si sono comportati gli automobilisti in questa fase sperimentale? Lo chiediamo al vicesindaco e assessore all’urbanistica Paolo Biasioli. «I dati definitivi di quest’ultimo mese e mezzo - risponde Biasioli- sono ancora in fase di elaborazione. Posso però dare un’idea di massima: i veicoli non autorizzati sono stati circa 1.000 al giorno. Anzi, direi 1.000 abbondanti e via Galilei è la strada più gettonata. Però sono cifre che vanno analizzate, perché magari c’erano persone che avrebbero avuto il permesso e non l’hanno usato. Nella lista dei veicoli autorizzati poi, sono entrati anche molti veicoli che possono entrare nelle fasce consentite senza permesso».
Il periodo sperimentale è servito in ogni caso a molti che ne hanno diritto a mettersi in regola. Chi aveva già il permesso alla Ztl (residenti e categorie commerciali) non ha dovuto fare nulla, perché tali mezzi sono già inseriti nella white list. Mentre per chi ha bisogno di un permesso provvisorio, il vicesindaco annuncia una novità.
«I cittadini - spiega Biasioli - che dovranno trasportare merce ingombrante o avranno un’emergenza, potranno rivolgersi come prima alla polizia locale, ma oltre allo sportello del comando di via Maccani, sarà attivo uno sportello anche alla sede dell’Apt di piazza Dante. Non solo, la richiesta potrà essere inviata sia via fax che via mail. Questo in attesa di dotare i palmari dei vigili con un programma che potrà comunicare direttamente alla centrale la targa dei veicoli con permesso temporaneo».
Se quest’ultimi possono essere programmati, il discorso cambia in caso di urgenze come può essere chi deve accedere ad una farmacia di turno in Ztl o per chi ha un anziano che ha bisogno dell’assistenza di figli o parenti. «In questo caso - precisa Biasioli - ci sarà possibilità di entrare in Ztl e poi le infrazioni potranno essere monitorate e sospese nel caso sia dimostrata l’effettiva necessità. Per chi ha anziani da assistere, ci sono già state 5 o 6 domande. In ogni caso a settembre si potrà fare un bilancio definitivo della sperimentazione e incontrare le categorie economiche per capire quali sono le criticità e raccogliere eventuali suggerimenti». Sul fronte delle categorie economiche, Massimiliano Peterlana, non è tenero con l’amministrazione. «Sia prima che durante il progetto di videosorveglianza - afferma - non siamo mai stati coinvolti. È una decisione che l’amministrazione ha preso, per adeguarsi alle tante altre città che l’hanno adottato. Quindi, al momento non ho raccolto eventuali lamentele, cosa che provvederò a fare se saremo convocati. Dato per assodato che la chiusura al traffico del centro porta benefici alle attività commerciali, l’importante è che ci lascino lavorare, perché le fasce dei permessi sono troppo rigide ».