Nuova raccolta firme per cancellare l’«uncino» della Ztl 

I commercianti: «Con il blocco delle auto sono calati i clienti  ed è cresciuto il degrado». E denunciano decine di multe


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. A poco più di un anno dall’allargamento della zona ztl a via Galilei, via Roggia Grande e via Calepina la situazione delle attività commerciali situate nel cosiddetto “uncino”, ma non solo, sembra essere arrivata al limite. Tra il crollo dell’affluenza dei clienti, la mancanza di parcheggi ed i problemi con le fasce orarie d’accesso, i commercianti della zona stanno insorgendo.

La decisione di ampliare la zona a traffico limitato anche nell’uncino viene da lontano, si parla addirittura del 1996, suscitando non poche lamentele anche in sede di ratifica nel 2010, tanto che, già tre anni fa, venne lanciata una raccolta firme per opporsi a questo provvedimento. Al tempo l’iniziativa non riuscì ad impedire l’ampliamento, ma ora i diretti interessati ci vogliono riprovare, forti dell’appoggio di un numero più ampio di commercianti e residenti della zona. «È un’iniziativa partita da noi - spiega Daniela Cronst dello storico negozio di elettronica di Via Galilei - abbiamo raccolto le firme di quasi tutte le attività commerciali di questa via, di via Roggia Grande, di via Calepina ed anche di Largo Carducci, nonostante sia da molto tempo a traffico limitato». La diminuzione dei clienti così come i problemi di accesso e parcheggio alla zona hanno colpito infatti anche i negozianti che, in linea teorica, non sarebbero stati direttamente coinvolti nell’ampliamento. «Abbiamo raccolto anche diverse firme da chi, in precedenza, era favorevole al fatto che questa zona diventasse a traffico limitato - continua Daniela Cronst - ora le firme sono state consegnate ad Andrea Merler, vedremo se riusciremo a fare qualcosa». È infatti Andrea Merler, capogruppo di Civica Trentina in consiglio comunale, che sta cercando di portare avanti questa battaglia per i commercianti della zona, ora più che mai decisi a far sentire le loro voci.

Tra i proprietari delle attività della zona, però, c’è anche chi si è rassegnato a questa situazione, come la titolare della gioielleria La Meridiana di via Roggia Grande Tiziana Gecchele: «Ho partecipato alla raccolta firme 3 anni fa ed anche a questa, ma sono convinta che non servirà a nulla. C’è stato un netto calo di affluenza e solo ora si sono svegliati tanti commercianti, perché al tempo avevamo già fatto una raccolta firme, ma quelli di via Calepina e largo Carducci non avevano partecipato». Tra le tante problematiche paventate c’è anche quella che la zona, così come accaduto in piazza Santa Maria Maggiore e Portela, soffra di un aumento del degrado e, soprattutto, di attività criminali. «Da quando la zona è meno trafficata e più tranquilla - evidenzia Gecchele - è già arrivato un giro di droga, qui fuori ne ho trovata sotto diversi vasi».

La situazione non è sicuramente drammatica a livello commerciale per tutti, come sottolineano Sergio Pisoni del chiosco dei formaggi in piazza Vittoria e, soprattutto, Franco De Pedri, proprietario del City Bar: «Qualcosa in termini di clienti è diminuito sicuramente - spiega il titolare del locale di via Roggia Grande- ma non so in che percentuale. Avendo i tavolini fuori comunque i clienti sono più tranquilli ora di quando passavano molte più macchine. È un problema che riguarda di più altre attività».

Altri commercianti, invece, si sono ritrovati in un incubo, come Giovanni Endrizzi, titolare del banco di frutta e verdura in piazza Vittoria, che si è visto infliggere migliaia di euro di multe per aver varcato i confini della zona a traffico limitato con qualche minuto di anticipo rispetto alle fasce orarie stabilite. «Ci vuole un minimo di flessibilità - sottolinea Endrizzi - se arrivo alle 4:55 cosa devo fare? Girare nella rotonda di Piazza Venezia per cinque minuti? Oltretutto le multe mi sono arrivate un mese dopo ed in quel periodo, non sapendo fosse un problema, ho continuato a farlo».

A trovarsi in difficoltà con le nuove misure adottate per il traffico della zona, aderendo per questo alla raccolta firme, sono anche i commercianti di largo Carducci, come ci spiega Christian Cainelli della macelleria Cainelli: «Entro le 20 sono costretto ad uscire dalla Ztl con il mio furgone, altrimenti scattano le multe. Nei periodi di maggior lavoro, come in questi giorni, ci troviamo in difficoltà».

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