TRENTO. Si è rivolto al giudice l’ex responsabile del nucleo, lo storico pilota Bruno Avi, che era stato rimosso dal ruolo di flight operation manager, ovvero coordinatore responsabile, dopo i due incidenti che avevano visto coinvolti due elicotteri del nucleo, a Madonna di Campiglio e sul Monte Casale.

Avi che si è rivolto al Tribunale di Trento, per ottenere il reintegro nell’incarico di coordinatore, nel relativo trattamento economico con gli arretrati nonché il risarcimento dei danni patrimoniali e all’immagine. La giunta provinciale con delibera di venerdì ha deciso di resistere in giudizio contro le richieste di Avi.

Analoga la strada intrapresa dalla pilota Elvira Widmann, che era stata rimossa dal ruolo di safety manager e aveva fatto causa, con un ricorso d’urgenza, impugnando la decisione.

Il primo incidente si era verificato poco sotto la vetta del Nambino il 5 marzo 2017, a Madonna di Campiglio. L’Agusta Aw139 era precipitato a terra durante il soccorso a due scialpinisti. Il medico di bordo aveva riportato la rottura di entrambe le braccia e l’addetto al verricello se l’era vista davvero brutta cadendo nella neve con il mezzo alle sue spalle.

Il secondo incidente si è verificato nell’ottobre 2017 durante un soccorso sul Monte Casale sopra Pietramurata. L’elicottero sfiorò con una pala la parete rocciosa e rientrò precipitosamente alla base. Dopo questi due incidenti l’Enac ha avviato un’approfondita analisi della situazione e ha chiesto cambiamenti. 

Nella seduta di venerdì, la giunta provinciale ha anche indetto la selezione per l’incarico a tempo determinato di Accountable manager, responsabile, del nucleo elicotteri. In questo momento questo ruolo è ricoperto da Ivo Erler che è anche comandante dei vigili del fuoco e dirigente del nucleo antincendi. L’incarico avrà durata fino a 36 mesi. Si cerca un esterno alla Provincia per un compenso di 70 mila euro lordi più un premio di risultato massimo di 10 mila euro lordi.