Niente vino trentino, Mellarini irritato

Romeno, alla mostra bovina servite etichette altoatesine. L’assessore: «C’è crisi, se non ci aiutiamo in queste occasioni...»


di Giacomo Eccher


ROMENO. Festa con mostra di bovine ieri a Romeno nel parco di Alice, in occasione della tradizionale fiera di san Bartolomeo. Una cinquantina le bovine in parata con una ventina di vitellone e attorno un campionario di altri animali da allevamento che hanno fatto la felicità dei moltissimi bambini presenti, residenti e turisti.

Alla mostra, organizzata dall'Unione Allevatori valle di Non (160 soci), sono arrivati i complimenti dell'assessore provinciale all'agricoltura e turismo, Tiziano Mellarini, ma anche una tiratina d'orecchi agli organizzatori. Il motivo? Il vino servito al chiosco bar e nella tavolata di mezzogiorno era «non trentino», e l'assessore lo ha rimarcato nel suo intervento prima delle premiazioni delle giumente vincenti. «Siamo in un momento difficile e di crisi per tutti, come produttori del comparto agricolo e zootecnico trentino dovremmo darci una mano almeno in queste occasioni consumando trentino, ma oggi non è non è così, e non è la prima volta che lo noto in Alta Anaunia», ha detto l'assessore.

Prima di questo sfogo, Mellarini ha dato conto agli allevatori presenti (un buon numero, sicuramente superiore al passato, e con tante presenze giovani) del recente incontro avuto assieme al collega altoatesino Hans Berger con il Commissario europeo all'agricoltura, il rumeno Dacian Ciolo, in vacanza sulle Alpi austriache al confine svizzero. «Ci ha assicurato nel prossimo piano europeo di politica agricola le specificità degli allevamenti di montagna saranno considerate per le difficoltà in cui operano respetto alla pianura.

Tornando alla mostra (con giudice unico l'esperto Alessandro Raffaini, di Parma), il presidente dell'Unione degli allevatori nonesi, Vittorino Covi, ha parlato di annata soddisfacente per quanto riguarda latte e i ricavi anche se in leggera flessione, ma ha espresso la preoccupazione della categoria per gli aumenti che, causa la siccità in Padania, interesseranno mais e soia.

Bene invece per quanto riguarda la fienagione perché i temporali in luglio e nei primi di agosto hanno salvato il foraggio mentre qualche calo ci sarà nella produzione di latte perché le vacche patiscono il caldo. La festa si è poi tinta di solidarietà: Covi ha consegnato un'offerta in denaro, raccolta dall'Unione allevatori, a colleghi di Medole, un dei comuni terremotati della Bassa Mantovana che ha avuto la stalla distrutta. Alla premiazione ha partecipato il presidente della Federazione allevatori, Rauzi, che ha parlato del binomio, indissolubile se si vuole avere futuro, di qualità della produzione e qualità dell'ambiente ed ha manifestato soddisfazione per la numerosa presenza di giovani allevatori. In conclusione, la regina della rassegna per la razza bruna è la vacca Piuma di Marco Zucal (Romeno) e riserva Barby Nesta del Maso Plaz, Brez. Per le frisone, Pipa di Paolo Paternoster di Brez e riserva Gioia di Vittorino Covi di Vasio .

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