Nel 2016 ai provinciali 508 incarichi esterni
TRENTO. Sono molto più diffusi di quanto non si creda. I casi in cui i dipendenti della Provincia vengono autorizzati dall’ente a svolgere attività privata. Al Dipartimento del personale della...
TRENTO. Sono molto più diffusi di quanto non si creda. I casi in cui i dipendenti della Provincia vengono autorizzati dall’ente a svolgere attività privata. Al Dipartimento del personale della Provincia spiegano che l’autorizzazione viene concessa solo nei casi previsti dalla legge o per attività occasionale e saltuaria con compensi massimi di 5 mila euro all’anno. Il dirigente del Dipartimento, Luca Comper, aggiunge che il vigile del fuoco che stava svolgendo attività di movimento terra per un’impresa di scavi della Val di Non era stato autorizzato solo a svolgere attività occasionale. Mentre gli ispettori del lavoro hanno accertato che, di fatto, la sua attività era assimilabile a quella di un dipendente, con continuità di lavoro e un rapporto assimilabile al lavoro subordinato. Di fatto, l’uomo andava tutti i giorni in cantiere e la sua non era certo un’attività occasionale. Per questo è scattata la maximulta nei confronti del datore di lavoro.
Al di questo caso specifico, però, dall’analisi dei documenti contenuti nella sezione trasparenza del sito ufficiale della Provincia di Trento, si vede che il fenomeno è molto diffuso. Nel 2016 sono stati 508 gli incarichi o lavori esterni autorizzati dalla Provincia. In vari casi, uno stesso dipendente di piazza Dante è stato autorizzato a svolgere più incarichi. Comunque, il tetto dei 5 mila euro vale per tutti gli incarichi occasionali. Questo tetto viene superato, anche di molto, per collaudi, direzioni di lavori e progettazioni, ovvero i casi previsti da leggi specifiche. Il dottor Comper spiega: «E’ comunque vietata l’attività in imprese commerciali o industriali e l’attività come dipendente. In altri termini, un dipendente provinciale non può aprire un negozio e nemmeno un’impresa. Non può avere un’azienda propria e non può svolgere un’attività lavorativa continuativa al di fuori del suo orario di lavoro in Provincia. Può solo svolgere un’attività occasionale e saltuaria al di sotto di determinate soglie». Se si guarda al tipo di attività, si vede che ci sono molte docenze, che fanno la parte del leone. Docenze per corsi interni, ma anche per scuole e aziende. Altro incarico molto gettonato è quello di direzione e coordinamento lavori. Questo genere di incarico arriva anche a soglie elevate, tanto che ci sono compensi anche di 38 mila euro. Poi ci sono le consulenze per privati e gli incarichi in collegi sindacali e di revisione dei conti.