Mulas, a Spini dolore e silenzio E’ ancora giallo sul movente
TRENTO. Salvatore Roberto Mulas è in carcere a Trento. Ieri l’udienza di convalida. E’ accusato di aver ucciso Andrea Cozzati, un amico. Disperato, ha ripetuto più volte di non aver avuto l’intenzione...
TRENTO. Salvatore Roberto Mulas è in carcere a Trento. Ieri l’udienza di convalida. E’ accusato di aver ucciso Andrea Cozzati, un amico. Disperato, ha ripetuto più volte di non aver avuto l’intenzione di uccidere Cozzatti. Un uomo provato, Mulas, dai fatti di quella notte e da problemi di salute. In quell’appartamento al civico 22, in via Maccani a Trento, domenica sera, qualcosa si è spezzato. Tra il prima e il dopo di un fatto di sangue avvenuto alla presenza di una terza persona all’interno dell’appartamento, c’è quella lite finita in tragedia. Quell’attimo nel quale Mulas ha preso il coltello ed ha sferrato un colpo nella schiena di Cozzatti. La lama sarebbe entrata e poi uscita, da quella profonda ferita all’altezza dei polmoni. L’amico nella casa che perde sangue, Mulas che cerca aiuto nella vicina pizzeria al taglio, chiedendo di chiamare i soccorsi. Quando i sanitari arrivano è troppo tardi. La ferita non lascia scampo. Mulas lo ammette di essere stato lui a colpire l’amico, di avere usato il coltello. Ma no, non voleva uccidere, solo difendersi. Il movente resta ancora da decifrare. Che cosa c’era all’origine della lite. Una domanda che per ora resta ancora aperta, così come resta da chiarire se vittima ed aggressore avessero assunto sostanze oppure abusato di alcol. Sarà l’esito degli esami tossicologici a dare risposta a questi interrogativi. Per chiarire l’accaduto tra i due amici bisognerà attendere un nuovo interrogatorio di Mulas. Ieri il presunto omicida si è avvalso della facoltà di non rispondere. Questa la via della difesa in carcere a Spini, nell’interrogatorio di convalida davanti al gip Marco La Ganga. Scelte e linee difensive le prossime, quando si attende l’interrogatorio davanti al Pm Marco Gallina.