Moser, la preview del film sulla sua carriera
Presentazione del film «Moser. Scacco al tempo». Il 2 maggio la prima visione
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Le foto: Ignazio e Francesco lo presentano da Fazio - L'intervista al regista Correale: "Parte da Palù e vi fa ritorno: è quello che Francesco ha sempre fatto»
TRENTO. «In questo documentario ho trovato quello che è Francesco Moser come uomo e come sportivo, un ambasciatore del Trentino». Sono state queste le parole di Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, in occasione della presentazione del documentario «Moser. Scacco al tempo» di Nello Correale che sarà proiettato in anteprima mondiale mercoledì 2 maggio (alle 21, Supercinema Vittoria) al 66/o Trento Film Festival (dal 26 aprile al 6 maggio). «Anzi se mi è permesso - ha proseguito Rossi - è ambasciatore dei trentini, di come siamo fatti: ci sono i valori della terra, della famiglia, i valori del far fatica, della caparbietà, dell'ostinazione, i valori dell'ambiente naturale, dell'attaccamento al proprio mondo ma anche valori dell'innovazione, ovvero di voler scoprire frontiere nuove».
«Mi sembra una operazione riuscita - ha concluso il presidente della Provincia autonoma di Trento - con un taglio non troppo epico ma con una cifra giusta. Rappresenta un bel tributo a una persona che si è fatto onore». Dall'esordio nel professionismo alle tre vittorie consecutive alla Parigi-Roubaix fino al ritiro in Trentino il documentario racconta le vittorie epiche del ciclista tra i più amati in Italia con la partecipazione dei rivali di un tempo: Beppe Saronni, Eddy Merckx, Bernard Hinault e Beppe Saronni. La pellicola è uno spaccato dell'uomo e dello sportivo, della famiglia e della comunità di Palù di Giovo, il paese di Moser in provincia di Trento.