la protesta 

Mori, ore fermi in colonna nella galleria

Il forte flusso dei turisti ha bloccato il traffico verso il Garda. Il tabellone non informa sulla coda: centinaia gli imbottigliati



MORI. I più hanno pensato a un incidente, perché altrimenti non si sapevano spiegare il motivo per il quale si sono ritrovati a lungo fermi in colonna nella galleria della Bretella di Mori. Invece nulla di tutto ciò: solo traffico, dovuto al gran numero di turisti diretti verso il lago di Garda, soprattutto tedeschi, che nel loro calendario osservano larghi periodi di festività per l’Ascensione e per la Pentecoste.

Ma a farli arrabbiare mentre erano incolonnati in galleria è stata la mancata e tempestiva segnalazione della coda, un problema che era già stato sollevato anni fa e ieri si è ripresentato con le medesime modalità: rallentamenti e colonne di auto, un fastidio che ha colto di sorpresa anche molti residenti, rimasti imbottigliati alla stregua dei turisti.

I tabelloni elettronici che precedono la galleria non hanno avvisato i viaggiatori che si sarebbero fermati di lì a poco: le scritte che vi sono apparse erano generiche («rispetta i limiti, te stesso e gli altri», oppure rinviava al numero verde di Infotraffico) e non ponevano i viaggiatori in grado di scegliere se farsi intruppare nella colonna di auto ferme in galleria oppure uscire in direzione di Mori per sfruttare il vecchio tracciato e bypassare la coda.

Un fastidio che se in principio era solo uno scocciato pensiero nella mente degli automobilisti bloccati, al passare dei minuti e delle mezz’ore si è trasformato in rabbia viva. In tanti, ormai fermi da tempo, hanno sbottato. «Ci abbiamo messo un’ora e un quarto a uscire dalla galleria» esclama un viaggiatore esasperato. Nel tunnel, tutti (sia le auto che i camion) a motore acceso per essere pronti a ripartire. Risultato: la galleria pur ventilata era diventata in breve una lunga camera a gas a causa degli scarichi dei mezzi bloccati in coda. E una volta guadagnata l’uscita della galleria, ancora colonna a passo d’uomo. Il fenomeno è proseguito fino a sera. «Traffico fisiologico, dovuto al turismo» spiegano le forze dell’ordine.

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