Morelli: «Primarie per il sindaco»

Il coordinatore dell’Upt: «Il candidato del centrosinistra sarà scelto dai perginesi con più di 16 anni»


di Roberto Gerola


PERGINE. Poco meno di 9 mesi e Pergine sarà in piena campagna elettorale. Ma c’è chi mette le mani avanti con una proposta che se per Pergine è assolutamente nuova, non lo è altrove perché già attuata in altre occasioni. Marco Morelli, ex assessore e ora coordinatore Upt di valle (e non candidato alle comunali 2015), irrompe con una proposta che potrebbe anche tagliare l’erba sotto piedi altrui. «Primarie per tutti i perginesi con almeno 16 anni», dice. Era stato fautore delle “primarie” anche l’anno scorso, ma poi non se ne fece nulla. La proposta farà sicuramente discutere nei prossimi mesi.

E’ ancora dell’idea di fare le primarie? «Più che mai - risponde - solo che ho affinato la proposta. Nel senso che le primarie rappresentano l’unica formula per dar voce a tutti i cittadini perginesi (e sono molti) che non hanno la possibilità di esprimersi nell’urna: sono coloro non hanno la cittadinanza italiana oppure non hanno la maggiore età».

Primarie dunque per chi non ha diritto di voto ma anche per i giovani dai 16 anni in su. «Anche costoro sono in grado, ormai, di avere un’opinione su chi deve governare per i prossimi 5 anni - spiega -. Ci sono poi, appunto, i perginesi che vivono e molti lavorano a Pergine, ma tutti usano i servizi offerti dal Comune di Pergine. Hanno il pieno diritto di contribuire alla scelta di chi governerà».

Il motivo di questa formula lo spiega sempre Morelli. «Occorre che la coalizione di centrosinistra autonomista, la cui presenza io dò per scontata, debba essere allargata anche a chi si riconosce in tale coalizione pur non essendo di alcun partito. Ma c’è di più: con il concorso anche di questi occorrerà elaborare un programma che tenga conto dei tempi attuali, delle risorse attuali, che sia semplice, concreto e sappia soprattutto distinguersi dalla non politica attuale».

Basta dunque a un candidato sindaco uscito dalle segreterie. «Proprio così - conferma il coordinatore dell’Upt -. C’è necessità di metter mano a forme di democrazia diretta perché quella rappresentativa pura non ha sempre dato i risultati. Con le primarie, e quindi la scelta del candidato a sindaco che non per forza di cose deve avere in tasca qualche tessera, si andrà a votare una persona indicata a maggioranza».

In definitiva, «può partecipare - dice - chiunque aderisca al progetto del centrosinistra autonomista, anche se non iscritto a una delle forze politiche che lo sostengono».

Proposte del genere sono state già attuate, e le elezioni provinciali è il più eclatante. Pergine, pare si adeguerà. Lo stesso Patt propone la formula in altri centri del Trentino e non ci sarebbero particolari ostacoli nel Pd.













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