Mercatino a Canazei Gli artigiani locali: «Ci hanno escluso»

In occasione delle principali iniziative turistiche le bancarelle non vendono prodotti del territorio


di Valentina Redolfi


CANAZEI. Tutto è iniziato durante la festa “Te anter i tobié” che anche quest’anno ha animato il centro storico di Canazei aprendo al pubblico vecchie case e fienili antichi. Tutti i visitatori si sono di certo accorti che la principale novità di quest’anno a “Te anter i tobié” sono state le bancarelle del mercatino dell’artigianato, presenti per tutti e due i giorni. Un mercato di oggetti fatti a mano, dalle cose in pelle, alle copertine, dai gioielli in vetro o in metallo, alle stoffe in lana cotta e tutto quello che può essere l’oggettistica artigianale.

Dopo il fine settimana dei “tobié”, il mercatino dell'artigianato è tornato a Canazei anche giovedì sera, l'11 luglio, per la manifestazione “Canazei sotto le stelle”.

L'iniziativa legata all'artigianato era stata annunciata anche durante la conferenza del calendario manifestazioni di Canazei dal presidente del Comitato Alessandro Anesi e sicuramente è stata anche apprezzata dai numerosi turisti.

A non essere così contenti però sono i commercianti e gli artigiani del posto, che addirittura nei giorni scorsi hanno lanciato una petizione, una raccolta firme per ribadire la loro contrarietà al progetto, in quanto la concorrenza con il mercatino è sicuramente a svantaggio dei singoli negozi in paese.

Ad intervenire pubblicamente è stato per primo l’artista di Canazei Martino Lorenz, come presidente dell’associazione Kultura e componente dell’artigianato di Campitello, che in estate riunisce i piccoli artisti-artigiani del posto in un mercatino in centro paese, in una lettera datata 8 luglio si chiede: «ma gli artigiani della Val di Fassa qualcuno se li è dimenticati?» e prosegue spiegando: «Non posso far altro che essere rammaricato e anche un po’ deluso del fatto che al posto degli artigiani locali sia stata chiama un’associazione da fuori per rendere più accogliente la festa “Te anter i tobié”. Non per sminuire l’operato degli altri, ma l’impressione – scrive sempre Lorenz – che hanno avuto gli artigiani della Valle è stata quella di essere stati dimenticati (tranne alcuni) e presi in giro».

Parole dirette e forti che fanno così emergere anche alcune domande, anche in vista degli appuntamenti per l’estate di Canazei e Alba “Sotto le stelle” durante i quali è prevista la presenta dello stesso mercatino dell’artigianato. Martino Lorenz si chiede così «dov’è finita la genuinità della nostra Valle? Dove sono finite le usanze e le tradizioni e le persone che tutt’oggi portano avanti quella maestria che noi fassani sappiamo trasmettere creando? O forse per qualcuno mancano persone valide in Valle di Fassa?».

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