Mellarini: «Rovereto non sia chiusa ai turisti»

Per l'assessore è indispensabile fare sistema per garantire i servizi essenziali


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Non è possibile far trovare al turista «una città poco accogliente nei sui servizi essenziali». Questo sarebbe, secondo Tiziano Mellarini, uno "scivolone" da assolutamente evitare. Perché il turista che per le sue visite predilige i sabati e le domeniche deve trovare una giusta accoglienza. Che significa, bar e ristoranti aperti, ma anche, perché no, negozi. Se Rovereto vorrà davvero diventare una città turistica, sostiene Mellarini, dovrà coordinare le sue forze per evitare che succeda, come è accaduto il primo novembre, che il Mart sia aperto, ma molti ristoranti e bar no perché non sapevano dell'apertura straordinaria. «Sono d'accordo con il mio collega Olivi - afferma l'assessore provinciale al turismo - Bisogna puntare con forza sui centri storici del Trentino quali veri e propri centri commerciali naturali. Fa bene al commercio e fa bene anche al turismo. Lo dico con soddisfazione perché ho creduto nella validità di questo percorso fin dall'inizio del mio mandato assessorile, portando all'approvazione di due delibere per valorizzare la capacità attrattiva dei luoghi storici del commercio, consentendo la realizzazione di iniziative promozionali e di riqualificazione urbanistica e ambientale, incentivando la capacità di fare sistema tra tutti i soggetti che concorrono a far crescere nel segno della qualità l'immagine e le offerte dei centri storici».  Per Rovereto questo è un passaggio importante, «di svolta per rilanciare la città unendo le sue peculiarità e le sue forze migliori in un progetto condiviso di attrattività e di accoglienza che deve contemperare la necessaria realizzazione di servizi adeguati con una mentalità più orientata al turismo».  Un percorso impegnativo, sostiene Mellarini, che ha visto Rovereto «rispondere con un entusiasmo e una disponibilità che fanno ben sperare per il futuro» quando si costruiscono progetti importanti «come quello per comunicare insieme a livello nazionale la mostra di Modigliani al Mart e il Natale e il Mercatino dei Popoli».  Un processo che deve essere accelerato per evitare che il visitatore trovi una città "chiusa" nei fine settimana nei servizi essenziali. Comprese le aperture domenicali dei negozi? «Certo, in determinate occasioni, quando si prevede un maggior afflusso, è possibile programmare con largo anticipo e consentire a chi lo vuole l'apertura dei negozi» conclude Mellarini.

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