Medici di base, no al lavoro anche al sabato

Sentenza del giudice Flaim dopo il ricorso della Cisl su una delibera



TRENTO. Il giudice del lavoro ha dato ragione alla Cisl: i medici di base non possono lavorare anche il sabato per 12 ore. E Sergio Paoli, segretario per i medici del sindacato; canta vittoria. La sentenza, firmata dal giuice Flaim, è stata depositata venerdì scorso ma per capire la vicenda bisogna fare una passo indietro, fino al luglio dello scorso anno. Allora venne approvata una elibera dalla giunta provinciale sulle cure palliative nella quale - spiga Paoli - veniva inicato che i medici i base avrebbero prestato servizio (con la reperibilità) anche il sabato dalle 8 alle 20. «Un fatto inaudito - tuona il medico sindacalista - visto che il contratto prevede che il servizio per i medici i base termini alle 20 di venerdì. Da quel momento in poi prenono servizio le guardie mediche. Di fatto veniva aggiunto un giorno di lavoro in più ai generici e veniva tolto alle guadie mediche. Inizialmente ho pensato ad una svista ma poi la elibera è stata attuata tale e quale anche dall'azienda sanitaria».

La Cisl medici ecide quini di passare alle vie legali affidandosi all'avvocato Daniela Longo. Intanto la elibera veniva di fatto congelata - ai medici di base non è mai stata chiesta la reperibilità del sabato - in attesa della decisione dei giudice. E la sentenza è arrivata venerdì ed è chiara: in base al contratto i medici di base non possono lavorare il sabato. «Pur pienamente soddisfatta della sentenza, la Cisl medici si rammarica - dice Paoli - del fatto che, pur essendosi fatta parte attiva nel cercare di convincere l'Assessore che quanto asseriva era sbagliato, l'assessorato non ha voluto sentir ragione, con un esborso notevole di denaro pubblico per pagare i legali in una causa che poteva essere evitata».













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