Magnifica, un museo-pinacoteca
Cavalese, il palazzo restaurato punta ad un ruolo provinciale
CAVALESE. L'ex palazzo vescovile, oggi sede della Magnifica Comunità, è uno dei più begli esempio di architettura rinascimentale dell'intero Trentino. Ora che i lavori di risanamento, restauro e riqualificazione dell'intera struttura sono stati completati il Palazzo ha tutte le carte in regola, grazie alla straordinaria potenzialità, per diventare uno dei più importanti musei della ragione.
Il suo ingente fondo archivistico, come ha ricordato recentemente lo Scario Giuseppe Zorzi è capace di narrare la storia della Magnifica dalle sue origini ai giorni nostri. Ma non è tutto. La preziosa raccolta di quadri e capolavori artistici opere gran parte eseguite dalla Scuola pittorica di Fiemme, guidata dal suo capostipite Giuseppe Alberti costituiscono poi gli elementi fondamentali per un museo artistico e storico.
I regolani della Magnifica sono impegnati in questo periodo infatti ad ottenere da parte della Provincia un'importante attenzione per le opere e documenti storici ed artistici contenuti nella raccolta comunitaria. Ma la Magnifica sta cercando soprattutto ora di ottenere il riconoscimento ufficiale in modo che il museo-pinacoteca comunitaria venga inserito a pieno titolo nel circuito dei musei e delle "realtà autonome sovvenzionate da parte della Provincia".
Questo potrebbe avvenire proprio grazie alla legge provinciale nº 15 del 3 ottobre 2007 che prevede appunto il sostegno economico nei confronti delle attività culturali di rilievo provinciale a carattere continuativo. Molti quadri e molte opere di proprietà della Magnifica sono per altro già state restaurate. La dottoressa Chiara Felicetti esperta d'arte fiemmese e profonda conoscitrice di tutto il patrimonio storico ed artistico della Comunità, ha infatti già predisposto, su incarico del Consiglio dei Regolani della Magnifica la documentazione necessaria ai fini del riconoscimento dell'esistenza del Museo Pinacoteca della Magnifica. La dottoressa Felicetti, nominata dal consiglio dei regolani direttrice del museo pinacoteca fino al 30 giugno, si sta anche occupando della predisposizione dei testi per le audio guide, per i pannelli esplicativi e per le guide brevi. Il Palazzo comunitario infatti potrebbe aprire i battenti già in primavera. Ma se saranno reperiti anche i finanziamenti necessari per la gestione del museo la durata dell'incarico sarà esteso a 36 mesi.
In tale periodo il Consiglio dei regolani si è anche impegnato ad indire un concorso pubblico per l'assunzione di un direttore del museo pinacoteca con contratto a tempo determinato. Il compenso alla dottoressa Felicetti per l'incarico di sei mesi è stato fissato in 30 mila euro oltre ad oneri previdenziali e Iva.