Livo, Federico Seppi trasforma i danni della tempesta in arte

Livo. Si è parlato non solo di arte, ma anche di natura, nell’incontro con l’artista noneso Federico Seppi a margine della mostra “Materia Prima” ospitata a Palazzo Aliprandini Laifenthurm a Livo. La...



Livo. Si è parlato non solo di arte, ma anche di natura, nell’incontro con l’artista noneso Federico Seppi a margine della mostra “Materia Prima” ospitata a Palazzo Aliprandini Laifenthurm a Livo. La serata è iniziata nel parco tematico delle piante sacre, dove Seppi ha raccontato la sua opera “Svellere”: un abete rosso caduto sul Monte Roen durante la tempesta del 29 ottobre e che ha pazientemente scorticato e trasformato in un’opera d’arte, rappresentata nel momento in cui l’albero si adagia a terra, sopraffatto da una goccia. Una piccola goccia che riesce a soggiogare il grande albero grazie alle tante piccole gocce precedentemente cadute e che hanno preparato il terreno.

La serata è poi proseguita a palazzo Aliprandini Laifenthurn dove Federico ha raccontato le altre due sue opere esposte: “Punto di rugiada” e “Gocce”. La sua materia prima, sia essa l’abete rosso o il cedro o l’argilla essiccata e poi setacciata, è reperita in loco ed è frutto della sua particolare attenzione per l’ambiente che lo circonda e questo crea un forte legame tra lui e il territorio. Una materia che Federico pazientemente rielabora in lunghe sedute in cui si trova a tu per tu a riflettere nel suo laboratorio. La mostra è visitabile sino al 21 luglio. G.E.















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