Lavis, il Prg va in consiglio orfano del commercio

La settimana prossima è prevista l’adozione definitiva del Piano regolatore Il sindaco: «Per Masere, variante ad hoc. Cittadella dello sport, occasione persa»


di Daniele Erler


LAVIS. Arriverà in consiglio comunale la settimana prossima, il 27 marzo, il piano regolatore, per l'adozione definitiva. Si concluderà così un percorso lungo, partito ancora nel 2010, alla vigilia delle ultime elezioni comunali. Allora, in consiglio era arrivata una prima variante, che aveva suscitato non poche polemiche, tanto che - nell'attuale legislatura - si era deciso di mettere di nuovo mano alle carte. Diversi i passaggi affrontati, anche per perfezionare le risposte alle numerose osservazioni che erano arrivate dalla commissione urbanistica provinciale. Ma quali obiettivi raggiunge il Prg, così come sarà discusso la prossima settimana? Lo abbiamo chiesto al sindaco, Graziano Pellegrini.

«Nella sostanza, credo si raggiungano tre obiettivi - ha detto -. Il primo, è il passaggio da un'ortofoto ad un piano su base catastale, che faciliterà il lavoro dell'ufficio tecnico nell'emettere le certificazioni di destinazione urbanistica. Il secondo è la stesura del piano secondo i segni convenzionali che la provincia ha posto in essere, attraverso le nuove convenzioni informatiche. Un terzo è un aggiornamento del piano in base alle nuove infrastrutture (come la Trento Nord-Rocchetta) e una serie di risposte alle richieste che erano pervenute dai privati».

Ma nel Prg di Lavis ci sono anche delle assenze. Innanzitutto, il piano non si occupa del settore commerciale, con i criteri della legge Olivi non ancora recepiti. «Lo faremo a parte - ha assicurato Pellegrini - con un'apposita variante». Anche perché, in quel discorso, rientrerà l'affare spinoso delle Masere. Mancano, però, anche alcuni dei progetti politici più contestati, fra le idee portate avanti in passato dall'amministrazione. Non c'è più, ad esempio, l'area residenziale agli Aicheri. Ma soprattutto è stata cancellata la cittadella dello sport ai Torbisi, ai tempi molto contestata, perché avrebbe tolto sei ettari di area agricola di pregio. E l'aver abbandonato questo progetto pare essere il grande rimpianto del sindaco. «Io, quando sono arrivato qui - ha detto Pellegrini - sono stato lungimirante. Lavis continua a crescere, i nostri nipoti cercheranno nuove aree per lo sport, e la cittadella poteva essere l'orgoglio del nostro paese». Ciò che il sindaco non dice è che, ai tempi della proposta, c’era stata un'ampia sollevazione popolare e anche la Provincia aveva contestato il progetto.

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