La Provincia verifica i permessi della dirigente
Dopo l’interrogazione di Degasperi saranno acquisiti tutti i documenti Il consigliere del M5s pronto all’esposto. Cia: «Zappini si faccia da parte»
TRENTO. La Provincia sta già acquisendo i dati e i documenti relativi ai permessi di cura ex legge 104 di cui ha beneficiato la dirigente della Cue Luisa Zappini. I documenti acquisiti serviranno a rispondere all’interrogazione del consigliere provinciale Filippo Degasperi. Il responsabile del personale della Provincia, Luca Comper, è già al lavoro per acquisire sia i tabulati delle presenze che le richieste della dirigente della Cue. Luisa Zappini è dipendente dell’Azienda sanitaria comandata in Provincia per l’organizzazione della centrale unica dell’emergenza. Funzionalmente parlando, quindi, è dipendente della Provincia. Si tratta di vedere cosa prevede il contratto provinciale e se ci sono limiti orari particolari per il permesso ex 104. Ma la situazione dovrà essere analizzata anche nel merito. In particolare se è vero che nei cinque giorni di permesso di cura presi tra il febbraio e il marzo 2015, la dirigente era alle Maldive. Luisa Zappini ha detto che il periodo di permesso era nettamente separato dalla sue ferie. Che prima è andata in vacanza e poi ha fatto assistenza al familiare. I dati del riepilogo delle ore di lavoro acquisiti da Degasperi sono in contraddizione con questa ricostruzione. Il tabulato indica assenza per permesso 104 nei giorni lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 febbraio 2015, poi ci sono due giorni di ferie dell’ano precedente goduti il giovedì 26 e il venerdì 27, poi un sabato e una domenica e di nuovo due permessi ex 104 per lunedì 2 e martedì 3 marzo 2015. La Provincia dovrà ora verificare se ci sono stati errori nei tabulati. Degasperi ha già annunciato che, in mancanza di una risposta esaustiva si rivolgerà alla magistratura.
Intanto sul punto interviene anche il consigliere Claudio Cia, infermiere di professione che ha subito anche un procedimento disciplinare dal Collegio Ipasvi presieduto dalla Zappini: «Se anche quest'ultimo episodio dei permessi previsti dalla legge 104 venisse confermato, sarebbe il caso che la Provincia prendesse provvedimenti, smettendo di continuare a difendere l'indifendibile. Si tratterebbe di comportamenti che mettono a rischio la credibilità della stessa legge sull'assistenza ai famigliari: se passa il messaggio che questa viene usata per altro, a qualcuno potrebbe venire in mente di eliminarla, quando invece sempre più famiglie ne avrebbero bisogno. A tutti va concesso un credito di credibilità, ma Luisa Zappini pare aver esaurito da tempo il proprio. Sarebbe forse opportuno, nel nome dell'etica e della deontologia che si facesse da parte per restituire dignità agli istituti che rappresenta».