La lite tra automobilisti finisce dritta in tribunale
TRENTO. Il tentativo di sorpasso ostacolato dalla manovra della macchina davanti, il colpo di clacson per richiamare l’attenzione dell’altro automobilista. E poi la macchina che chiude la manovra e...
TRENTO. Il tentativo di sorpasso ostacolato dalla manovra della macchina davanti, il colpo di clacson per richiamare l’attenzione dell’altro automobilista. E poi la macchina che chiude la manovra e inizia l’inseguimento. Terminato con la macchina (che era stata sorpassata) che si ferma in mezzo alla strada bloccando anche l’altra vettura. E poi calci e pugni contro la carrozzeria. La ragione? Difficile da credere ma lo sfogo di rabbia - diventato poi un capo d’imputazione - sarebbe riconducibile al sorpasso subito con tanto di colpo di clacson. Questa è la storia che è finita nell’aula del tribunale di Trento e che si è conclusa con la condanna di un 23enne per violenza privata ad un mese e dieci giorni. I fatti risalgono all’ottobre del 2015 e i protagonisti sono l’imputato diventato condannato e il 22enne che era alla guida dell’altra macchina. È lui che, lungo il tratto di strada fra Trento e Aldeno, ad un certo punto inizia la manovra di sorpasso della Panda che ha davanti. Ma il guidatore della Panda si porta verso sinistra, bloccando quindi la manovra. Per richiamare l’attenzione dell’altro, il 22 fa un colpo di clacson e riesce quindi a portare a termine la manovra di sorpasso. Un normale «scambio» quindi fra automobilisti che però non si esaurisce quando termina la manovra. Il 23enne che è al volante della Panda tallona l’altra macchina per superarla. Ma non si accontenta di questo. In base alla ricostruzione che è stata fatta, avrebbe messo la sua Panda in mezzo alla strada in modo da bloccare l’altro. Avrebbe anche cercato di aprire la portiera (che era stata però chiusa dall’interno) e poi avrebbe preso a calci e pugni la carrozzeria. Tutto questo è stato «riassunto» nella condanna in primo grado.