LA FRANA DI PINE' Dellai: "5 milioni di danni Risarcimenti al 100%"
Il presidente ha annunciato che a giorni emetterà un'ordinanza per gli interventi sui beni pubblici e privati, che prevederà ''l'indennizzo dei danni almeno al 95%, ma cercheremo di puntare al 100%, come abbiamo sempre fatto'
TRENTO. Una stima di danni intorno ai 5 mln di euro complessivi è stata comunicata stamani dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, che ha effettuato un sopralluogo nella zona dove nella notte tra sabato e domenica una frana si è abbattuta su alcune case a Baselga di Pinè per le forti piogge, che in quei giorni hanno creato problemi anche in altre zone trentine.
''Al momento - ha spiegato - stimiamo danni a edifici e cose private e pubbliche intorno ai 3 milioni di euro, più altri 1,5-2 mln di euro in altri comuni, dove le piogge hanno provocato vari danni''.
Dellai ha ringraziato le componenti della Protezione civile al lavoro dai giorni delle forti piogge dello scorso fine settimana e i volontari per l'impegno e la tempestivita' e ha assicurato: ''Faremo presto e bene''.
Sulla possibilità di prevedere eventi del genere ''è legittimo che la comunità s'interroghi - ha spiegato - ma i dati tecnici ci assicurano che la frana fosse assolutamente non prevedibile. Ciò non significa che in passato non fossero stati chiesti ed effettuati interventi, ad esempio su corsi d'acqua, com'è normale nelle zone alpine, dove s'investe molto sul territorio''.
Il presidente ha annunciato infine che a giorni emetterà un'ordinanza per gli interventi sui beni pubblici e privati, che prevederà ''l'indennizzo dei danni almeno al 95%, ma cercheremo di puntare al 100%, come abbiamo sempre fatto''. In proposito ha parlato di ''discussione curiosa'' rispetto ad un'iniziativa della Lega Nord, che nel pomeriggio ha organizzato una delegazione sul posto, con l'onorevole Maurizio Fugatti, per spingere la Giunta indennizzare ''al 100% e non al 50%'' i danni. ''Non c'e' da fare battaglia per ciò che è scontato - ha spiegato Dellai - e chi ha diffuso dati simili si riferiva certamente ad altre situazioni del passato, dal momento che l'unico autorizzato a diffondere tali dati sono io''.