La Comunità ebraica di Trento: bloccate il film "Israele il cancro"
La proiezione del film, realizzato da un'attivista filopalestinese, è in programma il prossimo 31 maggio
TRENTO. «Apprendiamo in queste ore che è in programma a Trento il 31 maggio prossimo la proiezione del film "Israele il cancro", realizzato dall'attivista filopalestinese Samantha Comizzoli, in passato arrestata in Israele, che annuncia la sua presenza in occasione della proiezione. Quest'attivista sostiene apertamente il terrorismo contro Israele e fu colei che si fece ritrarre davanti a un forno facendo il segno 3 con le dita in supporto al rapimento di tre ragazzi israeliani poi uccisi dal terrorismo palestinese. Auspichiamo che questa proiezione non avvenga, specialmente come già accaduto in passato in locali pubblici».
Lo affermano in una nota la presidente della Comunità ebraica di Merano, Elisabetta Rossi Borenstein, e il presidente dell'Associazione Italia-Israele, Alessandro Bertoldi. «Soprattutto - proseguono - dopo gli ennesimi segnali di focolai antisemiti e contro Israele provenienti dal Trentino, esprimiamo preoccupazione e ci auguriamo che la società trentina, le istituzioni e le forze politiche possano esprimere sentimenti di condanna e prendere le distanze da eventi come questo. Sono infatti delle scorse settimane gli episodi registrati proprio in Trentino contro Israele e il Giro d'Italia, le manifestazioni di protesta contro il Giro e di sostegno al terrorismo filopalestinese si stanno moltiplicando nel Paese. Troppo spesso l'odio contro Israele diviene l'alibi dietro il quale celare un latente e crescente antisemitismo e siamo certi questi sentimenti non appartengano alla società trentina».
Il riferimento è alle proteste del collettivo universitario Refresh alla partenza della tappa del Giro a Trento, lo scorso 22 maggio, con la condanna della scelta di partire da Israele, oltre a una serie di scritte e di danneggiamenti di addobbi lungo il percorso della corsa rosa.