La città ripensa le sue strade a misura di pedoni e ciclisti: ecco via Zandonai
Presentato al quartiere il primo progetto di «urbanistica tattica»: colori e chicanes per rallentare le auto
TRENTO. Trasformazioni minime e a basso costo che aumentano però la vivibilità e mettono al primo posto pedoni e ciclisti, gli utenti più fragili delle nostre strade cittadine. Via Zandonai, nel quartiere di San Pio X, è il primo esperimento di “urbanistica tattica” a Trento e in regione, firmato dal writer Senka Semak.
Le colorazioni a terra sono state pensate in modo che a ogni cromatismo corrisponda una funzione. Importante l'effetto chicane: il percorso non rettilineo rappresenta infatti un metodo efficace per ridurre la velocità delle auto a vantaggio della ciclabilità e della sicurezza dei pedoni e dei cittadini.
All’Auditorium della Circoscrizione S. Giuseppe - S. Chiara in via Giusti e poi in via Zandonai, la sperimentazione è stata presentata questa mattina (18 febbraio) alla cittadinanza.
L’iniziativa è nata per volontà delle Associazioni Fiab Trento ed Associazione Acropoli che hanno firmato col Comune il patto di collaborazione denominato “#cambiamolastrada”, approvato a settembre e che ha richiesto una lunga ed approfondita co-progettazione con il coinvolgimento del Servizio Gestione Strade e parchi, il Progetto mobilità e rigenerazione urbana, il Corpo di Polizia locale Trento Monte Bondone e la Circoscrizione San Giuseppe Santa Chiara.
Il programma della mattinata è stato diviso in due parti: una prima di spiegazione del progetto, ospitata dall’auditorium della circoscrizione S. Giuseppe-S. Chiara ed una seconda più attiva e di verifica, in via Zandonai, di fronte alla scuola primaria De Gaspari. Questa formula integrata è stata pensata per fornire alla cittadinanza i principali elementi conoscitivi ed interpretativi per comprendere appieno e da vicino il senso e la visione dell’intervento, in essere già dal mese di novembre.