L’emergenza delle “cessioni”
Trento. È il presidente della Lega per la difesa del cane, Luca Lombardini, a riassumere con i dati del 2018 l'attività dell'associazione, che conta circa 90 volontari. «Sono stati 222 i cani trovati...
Trento. È il presidente della Lega per la difesa del cane, Luca Lombardini, a riassumere con i dati del 2018 l'attività dell'associazione, che conta circa 90 volontari. «Sono stati 222 i cani trovati vaganti o randagi, – riferisce Lombardini – di questi ne abbiamo restituiti ai proprietari 184. In Trentino infatti quasi tutti i cani sono iscritti all'anagrafe canina, il cui registro è presso il Servizio veterinario dell'Azienda sanitaria. Sono entrati per cessione 15 cani, mentre gli adottati sono stati circa 80. In totale, sono stati 283 i quattro zampe tra quelli presenti e quelli transitati in canile». Se la grande maggioranza dei cani persi, trova il proprio padrone, l'emergenza in questi ultimi anni è delle cessioni. C'è chi deve trasferirsi all'estero, chi si ammala o muore e la famiglia non può farsi carico del cane, chi si separa ed ha difficoltà. Per questi casi c'è una task force formata da quattro volontari che si occupa solo delle cessioni. «Si tratta di un lavoro delicato – spiega Anna – perché i proprietari costretti a cedere il cane preferiscono evitare di portarlo in canile, cercando di affidarlo alla nuova famiglia. Noi facciamo gli intermediari, incrociando i dati di chi è costretto a rinunciare al cane e di chi cerca un'adozione. Il 60 – 70% di questi quattro zampe non passano dal canile, ma in caso di emergenza, riserviamo sempre uno o due box vuoti. Nessuno cede il cane con leggerezza, ci vuole anche molta comprensione e capacità relazionali per gestire queste situazioni». SA.M.