L’Appa: «Gli odori arrivano da Sandoz»
Le rilevazioni hanno evidenziato emissioni odorose dallo stabilimento e dalla triturazione dei rifiuti in discarica. Puzza anche dal depuratore
ROVERETO. La campagna di monitoraggio dell’Appa a Lizzana ha dato delle risposte chiare sull’origine degli odori e costituisce una prima base su cui lavorare per risolvere il problema dei cittadini. Il responso dice che la principale fonte di cattivi odori è la Sandoz, e che altre aziende concorrono a creare aria puzzolente con alcune loro lavorazioni : in primis la discarica di Marco, ma anche l’impianto di depurazione lungo l’Adige e la Europoligrafico.
“Scagionate” invece la Pasina e l’Aquaspace: le emissioni odorose sono inferiori ai livelli minimi di avvertibilità olfattiva. Il “naso elettronico” è stato posizionato a maggio a Lizzana, nei pressi del campo sportivo, e il periodo di misurazione, iniziato il 7 giugno e terminato il 6 agosto, ha fruttato 1.440 ore di campionamento, eseguendo oltre 3.800 misurazioni. Durante la prima fase, con la piena collaborazione delle aziende interessate, sono state eseguite misurazioni e campionamenti nelle “più plausibili sorgenti delle emissioni odorigene”, ovvero Sandoz, Aquaspace, discarica, Pasina, Europoligrafico e depuratore, dove sono stati campionati gli odori delle emissioni nelle varie fasi di lavorazione. Questa fase è detta “addestramento”, poiché ha la funzione di costruire un database strumentale che permette al “naso elettronico” di riconoscere i singoli odori, anche quando questi si sovrappongono.
Il primo risultato è stato che il 55,6% degli odori registrati nel periodo del monitoraggio proviene da sorgenti note, ovvero quelle delle aziende già prese in esame. Il 9,2% del periodo invece si registra aria pulita, per l’1,2% un odore sconosciuto, mentre il 34% del periodo serviva alla macchina stessa per attività di auto-taratura, pianificata tra la mezzanotte e le 4 del mattino. Lo strumento, come un naso umano, registra anche l’intensità dell’odore
. Il disturbo olfattivo, per come è codificato nelle “Linee guida suglio odori” stabilito dalla Provincia, diventa concreto quando la durata della percezione dura oltre il 2% del periodo monitorato. I processi produttivi che hanno superato questa soglia sono, nel dettaglio: la procedura di stoccaggio fanghi di Europoligrafico (2,7%), lo stoccaggio fanghi ispessiti del depuratore (2,9%), l’impianto di estrazione fanghi (spappolatore) di Sandoz (4,8%), la sedimentazione primaria del depuratore (6,3%), il processo di conferimnento e triturazione dei rifiuti solidi urbani della discarica (12%) e la vasca Cod della Sandoz (23,2%).
Un altro parametro indicativo per le analisi p stata la durata dell’evento olfattivo. Innanzi tutto, la durata media dei periodo in cui l’aria è pulita (cioè inodore) è di 140 minuti, con un picco massimo di 16,3 ore. Lo stesso valore registrato per la vasca Cod della Sandoz, il cui evento olfattivo ha però in media una durata di 101 minuti. Sul terzo gradino del podio c’è la discarica (75 minuti di durata media, fino a un massimo di 8,5 ore), poi i fanghi di Europoligrafico (media di 55 minuti, picco di 4,3 ore) e via via gli altri.
In alcuni casi lo strumento è stato in grado di discriminare odori simili avvertibili in contemporanea, ad esempio quando sono emessi da due sorgenti diverse, anche all’interno del medesimo stabilimento (in un caso si sono registrati contributi sia dalla vasca Cod della Sandoz che del depuratore). E ancora, è stata valutata la persistenza degli odori nelle varie fasce della giornata, scoprendo che le emissioni di Sandoz (in particolare dello spappolatore e della vasca Cod), pur con un andamento costante, hanno dei picchi nella fascia pomeridiana (14-18) e di sensibile intensità (tra le 25 e le 30 unità di indicatore olfattivo), mentre i picchi della discarica (meno intensi rispetto a Sandoz, per una media di 15 unità) si verificano soprattutto nelle prime ore del pomeriggio e la sera, tra le 20 e le 21.
La fonte più ricorrente di odori, in base alle misurazioni, è dunque la vasca di equalizzazione Cod della Sandoz (23,2%) e il conferimento e la triturazione dei rifiuti alla discarica (12%).
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