Itas, Grassi ha ceduto il contratto per l’attico
Il preliminare rilevato da un imprenditore immobiliare che ha presentato a Itas un’offerta
TRENTO. Ermanno Grassi ha ceduto il contratto preliminare per l’attico in cui abita, ancora per pochi giorni. Il super appartamento da 500 metri di piazza Silvio Pellico, quindi, non si trasformerà in un «buco» per i conti di Itas Patrimonio. La società immobiliare controllata da Itas Mutua aveva siglato un contratto preliminare di vendita dell’attico a Grassi per una rata semestrale di 45.500 euro. Il contratto prevedeva che l’ex direttore della compagnia avrebbe pagato 91 mila euro all’anno per 10 anni e che, nel 2015, passati i 10 anni, avrebbe acquistato l’attico a un prezzo da stabilire tramite una perizia
Grassi, dopo il licenziamento, non era più in grado di pagare la maxirata semestrale. Però, ha ceduto il suo contratto preliminare a un imprenditore del settore immobiliare che continuerà a pagare. L’imprenditore, nei giorni scorsi, ha anche presentato all’Itas un’offerta per acquistare l’attico in via definitiva fin da subito. Se l’offerta non dovesse essere accettata, intende comunque continuare a pagare per acquistare a rate l’attico, alle condizioni previste dal contratto. Non solo. L’imprenditore sarebbe interessato a tutto l’immobile di piazza Silvio Pellico. Grassi si era attivato per trovare un acquirente già in maggio e aveva trovato, tramite un agente immobiliare, un cliente interessato. Ma Itas aveva respinto l’offerta.
Nel frattempo, Grassi ha comunicato l’intenzione di lasciare l’appartamento dopo l’estate. A giugno ha pagato comunque la rata semestrale e in luglio ha ceduto il contratto all’operatore del settore immobiliare. Nei giorni successivi è avvenuto il primo contatto con vertici Itas, che hanno preso tempo. I contatti sono proseguiti anche in agosto ed inizio settembre e sono infine sfociati nei giorni scorsi in un'offerta vincolante. Grassi, quindi, spiega di non aver mai saltato una rata e di non aver lasciato nessuna spina nel fianco dell’Itas. La società a suo dire, può continuare a incassare la rata dall’imprenditore che ha rilevato il contratto preliminare di acquisto dell’attico.
Grassi spiega anche di essersi attivato fin dal primo momento per trovare una soluzione alla questione. Grassi, comunque, aggiunge che lascerà l’attico nei prossimi giorni e Itas sarà sempre libera di accettare l’offerta vincolante di acquisto.