Itas, Di Benedetto si dimette da presidente
La decisione al termine del cda: "Necessaria una nuova governance". I poteri al vice presidente Consoli
TRENTO. Al termine di un cda piuttosto teso, questo pomeriggio (20 settembre) Giovanni Di Benedetto si è dimesso dalla carica di presidente di Itas. Sulla scelta deve aver inciso molto il documento fortemente critico nei suoi confronti presentato da alcuni membri del cda la scorsa settimana.
Nel documento si chiedevano una serie di chiarimenti sulla gestione recente, sul mancato controllo all'epoca di Ermanno Grassi, ma anche sulle riserve che sono inferiori a quelle di compagnie delle stesse dimensioni.
Di Benedetto ha comunque spiegato la sua decisione in un lungo comunicato stampa diffuso al termine del consiglio di amministrazione. Il presidente dimissionario ha sottolineato come il Gruppo, negli anni della sua Presidenza, ha profondamente modificato il suo posizionamento nel mercato assicurativo italiano, diventando uno dei maggiori player nei rami danni e che “questo rende necessario sia una profonda rivisitazione dei modelli di governance, sia la messa in atto di piani di successione che guardino al futuro e che garantiscano nel medio periodo stabilità di conduzione alla Mutua”.
“Per realizzare questa importante opera di trasformazione - ha proseguito Di Benedetto - è utile che si apra nel Consiglio e tra i soci un ampio dibattito, che possa poi trovare sintesi nell’Assemblea dei Delegati.” “Desidero che questo dibattito avvenga senza condizionamenti e credo sia nell’interesse della nostra Società che venga condotto da persone che possano seguire nel tempo la sua realizzazione.” Di Benedetto, infatti, a termini di Statuto è al suo ultimo mandato. “So che questa mia decisione è inconsueta e rara in un Paese in cui lo sport principale sembra essere l’occupazione delle poltrone, ma in realtà la meditavo da tempo. Ora, che abbiamo dato stabilità al management e alla gestione aziendale con la nomina di una Direzione Generale professionale, stimata e di alto livello, posso farlo serenamente”.
Di Benedetto ha quindi concluso il suo intervento con un caloroso ringraziamento ai Consiglieri, agli agenti, ai dirigenti e ai dipendenti tutti “per il validissimo e prezioso contributo umano e professionale che hanno offerto in questi anni alla nostra Mutua e al sottoscritto”. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto, con rammarico, della decisione del Presidente, sottolineando all’unanimità come anche questa scelta confermi l’elevato spessore umano e professionale di Di Benedetto, che ha ancora una volta dimostrato di voler servire l’ITAS nell’esclusivo interesse della collettività dei Soci. Ha quindi ringraziato il Presidente per quanto realizzato negli anni della sua Presidenza con risultati eccezionali ed inconfutabili: - Il volume premi complessivo del Gruppo ITAS è raddoppiato, passando da 580 milioni di euro del 2012 a oltre 1,1 miliardi di euro del 2016, in un mercato caratterizzato nei rami danni da una raccolta con segno negativo; - Gli utili lordi cumulati dal 2012 ad oggi sono stati pari ad oltre 133 milioni di euro; - Il numero dei Soci assicurati è passato dai 521 mila del 2012 ai 930 mila di oggi; - Il numero dei dipendenti è passato da 370 a 730 risorse occupate; - Il numero degli agenti è passato da 260 del 2012 agli attuali 650.
Di Benedetto resterà nel Consiglio al fine di garantire il suo prezioso apporto al dibattito sulla Corporate Governance e conserverà gli altri incarichi detenuti nel Gruppo, ivi compresa la rappresentanza in ANIA in cui, per la prima volta nella storia dell’ITAS, è riuscito, meritatamente, ad ottenere il ruolo di Vice Presidente. Inoltre, il Consiglio ha avviato il percorso per la nomina di Giovanni Di Benedetto a Presidente Onorario di ITAS, con l’incarico di presiedere e governare la costituenda Fondazione ITAS Mutua, iniziativa da lui ideata e voluta al fine di riaffermare con forza ed in ogni sede i valori della mutualità. Infine, il Consiglio di Amministrazione, che si riunirà il prossimo 11 ottobre per la nomina del nuovo Presidente, ha preso atto che, a norma di Statuto, i poteri assegnati al Presidente passano ora al Vice Presidente Vicario Giuseppe Consoli.