Ischemia dopo il massaggio indagato il chiropratico
Un velista di Malcesine accusò un grave malore dopo essere stato trattato da Stefano Mario nello studio di Villa Lagarina. In corso una perizia medico legale per stabilire se ci sia il nesso causale
ROVERETO. Un chiropratico è accusato di aver provocato, manipolandogli il collo durante una seduta, un’ischemia cerebrale a un atleta. Il professionista, Stefano Mario, italo-australiano che lavorava nel suo studio a Villa Lagarina, aveva ricevuto un velista agonista di 46 anni di Malcesine - che si era già rivolto a lui in passato con piena soddisfazione - poco prima di partire per una regata all’estero. Mario lo sottopone a una seduta e il velista ringrazia, paga e se ne va. Ma all’altezza di Mori è colto da forti girocapi e chiama al cellulare la moglie dicendole di sentirsi troppo male per proseguire il viaggio in auto da solo. La donna lo raggiunge e il marito viene poi ricoverato in ospedale, dove i medici gli accertano un’ischemia cerebrale con il probabile disseccamento di una vena spinale. Il velista, che a tutt’oggi patisce le conseguenze di quell’infortunio, tanto che ha dovuto abbandonare l’attività agonistica, ha subito collegato il malore con il trattamento del chiropratico, e lo denuncia per lesioni alla Procura della Repubblica di Rovereto. Siamo nel 2010 quando parte l’indagine. Ma le difficoltà iniziano subito perché il chiropratico è irreperibile.
Infatti Mario nel frattempo è tornato in Australia con la moglie per occuparsi della suocera molto malata. Lui, laureato in chiropratica all’università di Sidney, è un professionista scrupoloso e ha stipulato una polizza per danni contro terzi, che prevede indennizzi rilevanti. Mario ritiene di non aver responsabilità nel caso specifico, adducendo l’origine del trauma all’attività agonistica del velista. Tuttavia incarica della propria tutela l’avvocato Giuseppe Ciocchetti e la notifica viene eseguita.
Nel frattempo. il tribunale di Verona - competente per territorio in quanto la residenza del consumatore (cioè il velista) è Malcesine - ordina un accertamento tecnico affida do l’incarico un medico legale che il mese scorso ha visitato una prima volta il velista, il quale è ora atteso per una seconda visita. Le tesi che si confrontano, com’è intuibile, sono due: o il chiropratico è responsabile oggettivo dell’ischemia, per una manovra errata durante il trattamento del collo del velista, oppure il male è indipendente dalla seduta chiropratica ed è quindi adducibile ad altre cause. In questione c’è il nesso causale tra il massaggio e l’ischemia.
Come vuole la nuova legge, prima dell’eventuale processo ci sarà un tentativo di conciliazione, che dovrà stabilire se esista la possibilità di un accordo per l’indennizzo. Ma prima ancora andrà accertato se attraverso una manovra sbagliata o troppo energica sia davvero possibile provocare un’ischemia, e se il velista non avesse subito altri traumi in precedenza.
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