Industria, fondo straordinario anti-crisi
Servirà a incentivare attività sostitutive alle aziende che chiudono. Esenzione Irap per due anni a chi assume disoccupati
TRENTO. Soldi per attrarre nuove imprese in Trentino, al posto delle industrie che chiudono, e due anni di esenzione Irap per chi assume a tempo indeterminato lavoratori disoccupati o in cassa integrazione. La giunta provinciale - ha annunciato ieri in consiglio l’assessore all’industria Alessandro Olivi - è pronta ad un intervento straordinario per affrontare le crisi industriali, in primis quella della Whirlpool. Due le novità: l’istituzione di un fondo, riservato alla giunta, destinato in particolare ad incentivi per attrarre attività produttive in sostituzione di quelle che chiudono. Si tratta di un fondo indistinto, da distribuire su varie tipologie di spesa, ma soprattutto si ipotizzano incentivi o interventi di finanziamento, di garanzia (Confidi) o di sistema (Trentino Sviluppo), o comunque destinati ad una generalità di imprese. Finanziamenti che saranno definiti in relazione alle effettive opportunità di investimento sul territorio. La norma che autorizzerà questi interventi straordinari sarà proposta sottoforma di emendamento alla Finanziaria 2014 che approderà in aula a fine mese, e sarà valida fino all’approvazione dell’assestamento del bilancio 2014 (verosimilmente verso giugno del prossimo anno). Il budget di questo fondo ancora non è stato definito, gli uffici finanziari della Provincia stanno ancora facendo i calcoli per capire quale potrebbe essere la somma a disposizione: si attingerà alle risorse accantonate a bilancio e alla fine il fondo potrebbe valere una decina di milioni di euro, che andranno ad aggiungersi al budget già stanziato sulla finanza d’impresa. Il dirigente del dipartimento industria Paolo Spagni ricorda il caso del fallimento Nones, al posto della quale si insediò un classico esempio di «condomini produttivi», ovvero più aziende di minori dimensioni.
L’altra novità annunciata da Olivi e che verrà introdotta con una seconda norma nella finanziaria è l’esenzione per due anni dell’Irap sul costo del lavoro di personale assunto (a tempo indeterminato) dalla disoccupazione o dalla cassa integrazione. Oggi esiste uno sgravio sugli oneri previdenziali, l’esenzione varrà circa il 3% del costo del lavoro, un milione per 1000 assunzioni.
Per quanto riguarda nello specifico il caso Whirlpool, l’assessore ha ribadito che la Provincia sosterrà il «piano sociale» straordinario per tutelare i lavoratori e ricollocarli, non escludendo di adeguare gli ammortizzatori sfruttando la nuova delega provinciale. E all’interno del piano sociale si stanno ipotizzando nuovi progetti di riqualificazione professionale dei lavoratori sfruttando i fondi europei.
Alla comunicazione di Olivi in aula è seguito un lungo dibattito. Duro l’attacco delle minoranze alle scelte di sostegno all’industria fatte negli ultimi anni dalla Provincia. «Avete drogato l’economia trentina», ha accusato il capogruppo Pdl Giorgio Leonardi, «ma il paziente sta morendo». «Abbiamo trasformato gli imprenditori in “prenditori”», ha ironizzato Claudio Civettini (Lega), «con la scusa della ricerca abbiamo dato soldi a chi è andato a investire in Kazakistan e in Kuwait». «Dove sono i distretti industriali?», ha incalzato Giuseppe Filippin. La discussione si è conclusa con l’approvazione all’unanimità di una risoluzione, proposta dal presidente Dorigatti e concordata con i capigruppo, che impegna la giunta in prima battuta a proseguire la trattativa per verificare la possibilità di modificare il piano industriale della Whirlpool e, in caso di esito negativo, a coinvolgere l’azienda in un piano sociale che tuteli i lavoratori e delinei un progetto di reindustrializzazione.
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