Impotente dopo l'infortunio sul lavoro

Un operaio chiede 360 mila euro alla società funiviaria di Pampeago



TRENTO. Quasi quattro anni fa venne investito da un armadio con i quadri elettrici, nella sede della Itap, l'azienda degli impianti a fune di Pampeago. Un infortunio sul lavoro che sembrava singolare, ma che poi si è rivelato avere conseguenze pesantissime per un cinquantenne della Valle di Fiemme, dipendente della società. L'uomo ha avuto conseguenze fisiche gravissime e, tra le altre cose, è rimasto anche impotente. Adesso ha fatto causa all'Itap chiedendo 360 mila euro. L'uomo, difeso dall'avvocato Giuseppe Pontrelli, ha citato a giudizio l'Itap davanti al giudice del lavoro Giorgio Flaim.

Nei giorni scorsi si è tenuta la prima udienza. Il legale dell'operaio hanno mostrato come la vita di relazione e la salute dell'uomo siano state minate da quell'infortunio che si è verificato nel maggio di quattro anni fa. L'uomo, subito dopo l'incidente era finito in rianimazione. L'operaio era intento a trasportare insieme ad altri quattro colleghi un grosso armadietto elettrico di metallo ed è stato travolto. Le sue condizioni non sembravano inizialmente gravi, poi sono peggiorate. E' stato subito soccorso dai colleghi che hanno dato l'allarme. Il ferito è stato trasportato con l'elicottero di Trentino Emergenza presso al Santa Chiara, dove è stato ricoverato in prognosi riservata in rianimazione.

Approfittando del fatto che gli impianti erano chiusi l'Itap, come aveva confermato lo stesso direttore degli impianti Piero De Godenz subito dopo l'incidente, aveva deciso di provvedere alla revisione e sostituzione dei quadri elettrici degli impianti di risalita racchiusi in grossi armadietti di metallo. Ed è stato proprio trasportando uno di questi armadietti, che si è verificato l'incidente.

L'operaio, dipendente dell'Itap forse è scivolato o forse si è sbilanciato nello spostamento ed è caduto a terra trascinandosi dietro anche il pesante pannello che copriva l'armadietto. Gli operai erano attrezzati con equipaggiamento antinfortunistico, con guanti e scarpe adatte per questo tipo di intervento. Sul posto oltre all'elicottero del Trentino Emergenza, sono poi arrivati anche i carabinieri della Compagnia di Cavalese. L'Inail ha già risarcito l'operaio con poco più di 100 mila euro, ma il danno fisico subito dall'uomo e il danno alla vita di relazione sono stati particolarmente pesanti.













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